Volevo sfregiarla perchè troppo bella, la bambina non la sentivo mia. Queste sono le dichiarazioni date all’interrogatorio, dall’uomo Paolo Pietropaolo che ha dato fuoco alla compagna Carla Ilenia Caiazzo, davanti al pm Roberto Bulgarini, davanti alla procura di Pozzuoli e Formia.
Lei da oltre 3 anni aveva una relazione contemporanea alla sua con un altro uomo e voleva a tutti i costi un figlio da Paolo Pietropaolo, la sua gravidanza non era un atto di amore, ma il frutto di un’inseminazione artificiale, in lui si era formato un sentimento di amore-odio verso di lei, era depresso e geloso dell’altro, era una situazione complicata, non voleva nemmeno riconoscere la bambina.
Ha detto che non voleva ucciderla, ma solo sfreggiarla e renderla un fantasma, innoffensiva all’altro, soffriva, si conoscevano da quando lei aveva 13 anni, voleva suicidarsi. In molte lettere inviate a Carla si legge l’intezione di ucciderla strozzandola, ha dichiarto poi che avrebbe ucciso anche la bambina per rifarsi una vita nuova, un sentimento di amore-odio verso di lei.
E’ stato denunciato per tentato omicidio plurintenzionale aggravato e premeditato.