Ieri Ligabue si è confessato a “Che tempo fa”, in un’intervista con Fabio Fazio ha presentato il suo ultimo libro: “Scusate il disordine”. Ha raccontato della morte di suo figlio, è il racconto che conclude il libro.
«Trovarsi dopo la nascita di un figlio che muore e il giorno dopo c’è il primo concerto voce e chitarra, è la condizione più nuda. Però al di là del fatto che è il racconto del concetto di ‘the show must go on’, io l’esperienza l’ho vissuta veramente e so che significa e so anche il beneficio che ne ho ricavato. Ero a pezzi, non ero in grado e mi sono poggiato su di loro: è crudele che quando uno deve vivere un momento suo sia costretto ad allietare altri animi, ma è anche vero che riesci a beneficiare del contatto».
Ligabue ha trattato argomento delicati e curiosi del libro come la storia della nascita della canzone: “Urlando contro il cielo”. «Urlando contro il cielo finì in una posizione sfigatissima, ma da quando abbiamo cominciato a suonarla dal vivo divenne un simbolo. Non era un singolo, ma vista la reazione ne facemmo un video live e dalla prima volta che l’abbiamo fatta è diventato il coro prima che cominci qualsiasi concerto».
L’intervista si è conclusa con la prossima uscita del suo nuovo disco, Ligabue ha detto che si tratterà di un concept album