Ormai siamo nella stagione estiva, l’abbigliamento estivo ci porta ad avere braccia e gambe scoperte, oppure al mare quando siamo in costume da bagno, c’è il rischio di essere punti da un ape, da una vespa o da un calabrone, è la fobi di tutti.
Nove italiani su 10, almento una volta nella loro vita sono stati punti da insetti, ma cosa può succedere? Ci possono essere reazioni allergiche, ponfi di lieve entità, quindi niente panico, ma ci possono essere anche casi di schok anafilattico e addirittura la morte.
“I rischi legati alle allergie da veleno di api, vespe e calabroni non devono essere sottovalutati – spiega Filippo Tesi, presidente di FederAsma e Allergie Onlus – interessano soprattutto bambini e anziani e possono avere esiti potenzialmente pericolosi. Per questo siamo impegnati da anni in attività di sensibilizzazione su questa tematica e sosteniamo ‘Punto nel Vivo’. Ci auguriamo, che le persone non sottovalutino le reazioni delle punture e che, con le informazioni diffuse dalla campagna, si rivolgano allo specialista allergologo in caso di vere e proprie reazioni allergiche”.
Secondo gli esperti le persone che registrano casi di allergie sono gli apicultori, con il 32% dei casi legato alla loro professione. Poi ci sono gli anziani che il fattore di rischio può essere legato a malattie cardiovascolari. Ma anche i bambini sono a rischio reazioni allerghiche, e come per gli adulti anche gravi.
Anche i bambini, come gli adulti, possono essere a rischio di reazioni allergiche a seguito della puntura di imenotteri – afferma Elio Novembre, direttore del dipartimento di Allergologia dell’Aou Meyer di Firenze – e come gli adulti possono essere adeguatamente trattati con l’immunoterapia specifica. Le reazioni allergiche sistemiche nei bambini possono essere trattate anche a partire dai 3 anni di età, riscontrando in molti casi una risposta al trattamento con immunoterapia specifica migliore rispetto alla popolazione adulta”.
Ecco quali sono le raccomandazioni degli allergologi per chi è allergico ai veleni di immenotteri:
) Evitate di stare all’aperto vicino a piante in fiore o alberi da frutto. 2) Ricordate che tutti i profumi dolci, le fragranze, i deodoranti e anche i repellenti per le zanzare attraggono gli imenotteri (api, vespe e calabroni).
3) Indossate colori neutri (bianco, beige o verde): i colori sgargianti attraggono gli imenotteri e soprattutto le api. Quando si sta all’aperto, in luoghi a rischio di puntura, meglio indossare pantaloni lunghi, camicie a manica lunga, cappello e, in caso di lavori di giardinaggio, guanti. 4) Indossate scarpe possibilmente chiuse: camminare scalzi aumenta il rischio di puntura.
5) Vespe e calabroni si nutrono dei nostri stessi cibi, pertanto evitate di mangiare frutta, dolci, gelati o panini all’aria aperta, soprattutto se lasciati scoperti e non chiusi in contenitori ermetici. Molto pericoloso è lasciare lattine o bottiglie di bibite aperte e incustodite: vespe e calabroni percepiscono il sapore zuccherino e possono infilarsi dentro per nutrirsi.
6) I bidoni della spazzatura vanno tenuti ben chiusi e possibilmente lontani da casa. Anche la spazzatura messa nei bidoni dev’essere contenuta in sacchetti ermetici.
7) Le vespe regine possono passare l’inverno in guanti, stivali, cassetti o armadi tenuti in cantina o garage. Controllate il vestiario prima di utilizzarli dopo l’inverno.
8) Non uccidete insetti senza una ragione, ce ne possono essere altri nei paraggi. Ricordate che le api durante la puntura emettono un ‘feromone’ che funge da richiamo d’allarme per altre api, che possono giungere sul luogo e attaccare.
9) Le punture sono frequenti nei paraggi di un nido; cercate eventuali nidi prima di pulire le finestre, tagliare siepi, ecc. Le api nelle giornate piovose abbassano i ‘corridoi di volo’ verso fonti di acqua o campi ove bottinare. Attraversare uno di questi corridoi di volo equivale a essere nelle vicinanze di un nido.
10) In caso di attacco da parte di imenotteri, cercate di coprirvi il capo.