Valerio Catoia di Latina, è un ragazzo affetto dalla sindrome di down di 17 anni, era sulla spiaggia di Sabaudia insieme alla sua famiglia, quando ha notato delle bambine che stavano annegando.
Si è immediatamente lanciato in acqua insieme al padre per salvarle, insieme hanno salvato una bambina a testa, è diventato un ragazzo eroe, un traguardo migliore di una medaglia d’oro.
«Valerio nuota da quando aveva tre anni – ci spiega il suo allenatore Roberto Cavana -. Con la polisportiva Hyperion che fa attività sportiva con la FISDIR (Federazione Italiana sport paralinpici degli intellettivo relazionale) ha iniziato da quando aveva 11 anni a fare le prime gare ed ha sempre riportato un ottimo piazzamento a livello regionale e nazionale. Qui a Latina siamo stati i primi a sperimentare l’attività di salvamento, che ha poi preso piede a livello nazionale. A luglio dello scorso anno Valerio ha partecipato a Firenze alle prime olimpiadi mondiali con atleti affetti da sindrome di down ed ha fatto una dimostrazione di salvamento con un manichino davanti agli organi internazionali. Mi ha raccontato il papà – conclude l’allenatore, fiero del risultato del suo allievo – che Valerio si è comportato con la bambina in mare eseguendo perfettamente quello che gli è stato insegnato a lezione. E non è una cosa scontata perché un conto è avere a che fare con un manichino ed un conto con una persona. Ha preso la piccola e l’ha trasportata in spiaggia come gli è stato insegnato, salvandola dall’annegamento».