Sono sempre loro, quelli che hanno interesse a di entrare nei loschi affari delle bonifiche, e chi c’è dietro tutto questo? La regione, dove non mancheranno i progetti per ripulire i 150 ettari bruciati di manto boschivo del Vesuvio e anche della collina dei Camaldoni, un crimine senza fine con un’unica regia.
Sono coloro che hanno reso celebre il Vesuvio in tutto il mondo, disoccupati organizzati, legati a progetti mai andati a buon fine, esclusi da finanziamenti, e all’improvviso c’è qualcuno che li colloca da qualche parte per risistemare le cose, sono dei veri e propri criminali, con danni ambientali e alla salute umana.
Ogni anno si bruciano centinaia di ettari, si distruggono paesaggi e subito loro pronti con il kit di emergenza per ripulire i detriti, ripiantare nuove specie di vegetazione, e per fare le sentinelle del territorio. Picchiettano ogni decisione dello stato se non c’è per loro una collocazione, appena le fiamme si saranno spente, sono subito pronti a battere cassa per risolvere la nuova emergenza.
Ci sono le piste della procura di Napoli, le Procure di Nola e di Torre Annunziata, in corso le indagini, anche da parte degli uomini della forestale comandati da Sergio Costa, conoscono i nomi e cognomi di questi criminali, non brancolano nel buio e i carabieri conoscono anche i metodi per provocare gli incendi.
A distanza di 15 giorni si sono stati 3 focolai: Ottaviano, Ercolano e Torre Annunziata, tutti comuni della provincia di Napoli ai piedi del Vesuvio, provocati da una regia unica, bisogna stabilire chi è la regia, chi sono i crminali, un danno ambientale in Italia senza precendenti, quelli del parco nazionale del Vesuvio.