Yara Gambirasio, la 13enne uccisa di Brembate, ha una sorella maggiore oggi 22enne, Keba e fratelli, al momento del ritrovamento del suo corpo privo di vita, uno di loro fu interrogato nel 2013 e non voleva accettare la sua morte.
«Yara mi aveva raccontato che tornando a piedi dalla palestra si era scontrata con un uomo. Lei aveva chiesto scusa e lui le aveva detto: ‘Stai più attenta, ragazzina’. Era rimasta un po’ sorpresa, mi aveva raccontato anche che quest’uomo la seguiva in via Morlotti con una macchina grigia e un po’ lunga, e la guardava male. Sono rimasto stupito che qualcuno potesse guardarla male, forse quell’uomo era ancora arrabbiato per quella volta che si sono scontrati» – la testimonianza del ragazzino agli inquirenti, riportata da Giallo – «Non penso che quello sia il corpo di Yara, chiunque può avere gli stessi vestiti. Una volta l’ho sognata al mare, mi aveva detto che l’avevano rapita ma io l’avevo vista contenta».
Il settimanale “cronaca nera”, riporta la testimonianza di Nicole, la cuginetta poco più piccola di lei: «Eravamo amiche, la sera prima che sparisse ci siamo scambiate una ventina di sms. In quei tempi Yara aveva cominciato un po’ a truccarsi, ma era ancora una bambina, allegra e piena di vita. Penso che Dio sceglie di avere accanto i più bravi o quelli troppo perfetti per stare al mondo».