Siamo alla vigilia della terza guerra mondiale? Ultime minacce da Pyongyang, capo del regime dittatoriale della Corea del Nord, la tensione sale, sono pronti a colpire Guam nelle Filippine dove c’è la sede militare Usa, e stanno valutando “seriamente”, in contemporanea l’uso di 4 missili a raggio intermedio Hwasong-12 per colpire gli asset strategici di Marina e Aeronautica americane. Il piano riassunto dal generale Kim Rak-gyom, a capo dell’unità balistica speciale, prevede la sua completa definizione per metà agosto, con l’esecuzione in ogni momento su ordine del leader Kim Jong-un.
La mossa per dare un avvertimento al presidente Donal Trump, in risposta al messaggio di «fuoco e furia», sempre se Pyngyang non accantonerà l’idea di attacco-avvertimento nucleare e balistico verso Washington.
«Un dialogo sano non è possibile con una tale persona priva di ragione e solo una forza assoluta può funzionare con lui», è il commento attribuito al generale Kim Rak-gyom. Guam, isola di 544 km quadrati e abitata da 162mila persone, dista circa 3.400 km da Pyongyang: ospita 3.831 militari, in gran parte concentrati nella base Andersen col 36esimo stormo aereo rafforzato dai bombardieri strategici B-52 e B-1B, oltre ai sistemi sofisticati antimissile Thaad, di recente collocati anche in Corea del Sud. In settimana, due B-1B, in grado di raggiungere il Nord in appena due ore, hanno effettuato un volo dimostrativo sulla penisola in manovre congiunte coi caccia di Seul.
La Corea del Nord ha preso questa decisione dopo la nuova sansione imposta dall’ONU (organizzazione nazioni unite), in seguito ai lanchi dei missili balistici del 4 luglio scorso, in occasione della festività americana dell’Independence Day.
Gli Stati Uniti come riporta il Washington Post, secondo fonti dell’intelligence americana, Pyongyang ha ottenuto la miniaturizzazione di una bomba atomica, dettaglio importante per assumere forza nucelare.
Secondo gli esperti le minacce della Corea del Nord dovrebbero durare in vista delle esercitazioni militari annuali di Usa e Corea del Sud, previste per la fine di agosto, considerate da Pyongyang come una attacco ai suoi danni.