Il quoziente intellettivo è in calo, questo cosa significa che le nuove generazioni sono sempre meno intelligenti? I ricercatori hanno notato dal 2004 il calo del quoziente intellettivo.
“Un arretramento stimabile in 7-10 punti in meno per secolo”, spiega su ‘NewScientist’ Michael Woodley della Free University of Bruxelles.
Pe quasi un secolo c’è stato il fenomeno opposto, il quoziente intellettivo cresceva di circa tre punti ogni 10 anni, nelle nazioni benestanti, la causa era che si viveva meglio, condizioni socio-economiche migliori, alimentazione più sana, livello culturale della popolazione più elevato.
Robin Morris del King’s College di Londra, che con il suo team ha esaminato le caratteristiche di oltre 1750 diversi tipi di test per misurare il Qi utilizzati sin dal 1972, i ricercatori ipotizzano che le nuove generazioni hanno un quoziente intellettivo in calo, la causa è il progressivo invecchiamento della popolazione.
L’intelligenza è composta da una memoria breve termine e una memoria di lavoro, la prima è in salita, dal test è emerso che la invece la memoria di lavoro è in calo, è la memoriache da l’abilità a prendere informazioni, ragionare e prendere decisioni.
Negli anni sono aumentati i volontari che si sono sottoposti al test over 60. La memoria di lavoro declina con l’età, quella a breve termire si conserva.
Dunque il team di Morris ritiene che l’aumento degli over 60 sia in parte responsabile del calo nel punteggio al test sulla memoria di lavoro. E quindi del calo del Qi medio.