Il segreto per fuggire dall’Italia e non tornare più? Avere da parte una bella somma di soldi, come suggerisce Aurora Piscopo, dei Castelli romani, andata via a Dublino: “Io avevo messo via 4mila euro, anche se, ovviamente, la cifra necessaria per affrontare i primi mesi varia a seconda dei Paesi” .
“L’idea di andare via mi entusiasmava molto – dice all’Adnkronos -, ma ero anche preoccupata: temevo che non sarei riuscita a trovare subito un lavoro”, Aurora è stata fortunata, ha trovato subito lavoro in una caffetteria, ora lavora nella scuola della figlia di 8 anni nata in Irlanda, “Ho anche pubblicato diverse guide per il trasferimento all’estero – aggiunge – e scrivo un blog ‘The world according to me’, dove condivido la mia esperienza”.
Andare via dall’Italia e non tornare più non è uno scherzo e non è così facile come molti credono, “Non tutti sanno che per molti Paesi extraeuropei lavorare senza visto è illegale”, dovete prima informarvi sul paese dove andate e avere tutte le documentazioni, passaporto, validità della patente, altrimenti restate a piedi.
Meglio cercare lavoro all’estero da casa, ci sono molti siti internet, altrimenti rischiate di andare all’estero e non riuscire a trovare lavoro, con la variante che avete pochi soldi e non potete vivere.
Ecco alcuni siti più famosi dove cercare lavoro all’estero: CareerBuilder.com, Indeed.com, Idealist.org, Monster.com e Linkedin”.
Occhio alle truffe se cercate un appartamento in affitto “Bisogna stare molto attenti in Inghilterra o in Spagna, dove ci sono anche italiani che ti fanno pagare una quota prima di andarlo a vedere”. “Vogliono quasi tutti due mesi d’anticipo”, per cui, “mi raccomando: non partite senza soldi”. “Createvi un piano finanziario, molto dettagliato, con il denaro necessario per i primi 5-6 mesi, dopo l’avvenuto trasferimento. Chi torna, è chi non ha pensato ad accumulare risparmi prima di partire”. Per aiutare nei conti c’è un sito molto famoso, “si chiama numbeo.com” con il costo della vita di ogni città del mondo, fatto dalle chi ci vive: il biglietto del tram, la benzina, una mezza birra chiara, “c’è tutto”. Studia anche come accedere ai tuoi risparmi dalle banche del Paese di destinazione, ma soprattutto, conclude il fondatore di Madre in Italy, “non partire con i buffi (debiti in dialetto romano, ndr.) perché rischiate di farne di più”.
Non date mai i soldi se non vedete prima la casa, regola importantissima.
“Per aprire un’attività in proprio, prima di fare qualsiasi passo e mettervi in mani sbagliate – consiglia Francesca Beninato -, fate un’attenta analisi del mercato locale, andate sul posto e mettetevi in contatto con la sede della Camera di Commercio italiana nel Paese”.
Per chi resta aspettate, questo è rivolto ai genitori dei trasferiti all’estero, aspettate 6 mesi prima di programmare una visita da vostro figlio/a, questo per far sì che familiarizza con il luogo e vi può fare anche da guida. Ricordate inoltre di non telefonare di prima mattina per farvi dare una risposta frettolosa.