Un video dello youtuber Neville, pubblicato un anno fa su youtube, sostiene che facebook spia quello che diciamo al microfono dello smartphone, per personalizzare le pubblcità.
Nel video diventato virale, dimostra come una parola chiave mai trovata su nessun motore di ricerca, ma ripetuta a voce alta, per magia entro 48 ore diventa una pubblicità sponsorizzata su facebook.
Nel video è dimostrato con un esperimemto, una parola ripetuta a voce alta vicino al microfono dello smartphone come ‘cat food’, cioè cibo per gatti, sembrerebbe che attraverso il microfono sia in grado di ascoltare e registrare per inviare al colosso di facebook.
Ci sono state molte polemiche e accesse discussioni, sia su Reddit che Youtube e molti confermano la tesi del Youtuber, altri invece pensano che sia una disattenzione dell’utente, che al momento dell’istallazione dell’applicazione di Facebook, hanno autorizzato alcune funzioni, anche quelle di “fare la spia”. Altri ancora non ci credono alla tesi di Neville.
Intanto ci sono le nuove norme sulla privacy del popolare social e sulle pubblicità, Neville mette le mani avanti: “Provateci se non mi credete – scrive -. Dategli un paio di giorni. State solo attenti a farlo vicino al vostro telefonino, ma parlate dell’argomento scelto come fosse un hashtag e una parola chiave, e fate attenzione che si tratti di qualcosa di cui non avete mai parlato e che non avete mai cercato prima. Il video – conclude – è stato fatto un anno fa, quindi non so se nel frattempo qualcosa è cambiato”.
Facebook vuole smentire quanto è stato detto nel video, lo fa con una dichiarazione di Robert Goldman: “Non usiamo e non abbiamo mai usato i vostri microfoni per la pubblicità. Semplicemente non è vero”.