L’Agcom ha deciso di multare gli operatori di telefonia Tim, Wind, Vodafone e fastweb con il massimo della multa pari a pari a 1,16 milioni di euro ciascuno.
Una decisione che è stata presa in merito al fatto che gli operatori di telefonia italiani, non hanno rispettato le direttive dell’Autorithy di marzo scorso circa la fatturazione delle bollette ad un mese.
Le compagnia telefoniche da tempo non fatturano più le bollette ad un mese, ma a 28 giorni, un aumento mascherato che costa un mese in più agli utenti, perchè se ci facciamo 2 calcoli non sono più 12 mensilità, ma 13 all’anno.
L’Agcom già era intervenuto in primavera scorsa, per la tutela degli utenti, con una delibera in materia di cadenza di rinnovo delle offerte e di fatturazione dei servizi, relativamente alla telefonia fissa e alle offerte convergenti fisso-mobile.
La mancata osservanza della delibera ha fatto scattare il massimo della sanzione, già erano stati avvertiti a settembre scorso. L’autorithy ha anche emanato delle direttive di guida circa le attività di sorveglianza dei singoli operatori, per l’applicazione di tali delibere.
La fatturazione a 28 giorni è finita anche nel mirino del governo, che ha emanato un decreto fiscale, che blocca tale pratica e riporta le bollette con fatturazione ad un mese per telefoni e pay-tv, un imposizione che le compagnie telefoniche avrebbero aggirato aumentando le tariffe.
Tim sta comunicando con il medoto del modifica unilaterale del contratto, un aumento delle tariffe dell’8,6%, invece wind per quanto riguarda la telefonia mobile per sim ricaricabili a possessori di vecchi numeri, sta dicendo: “Ok, vuoi la tariffazione ad un mese? Però mi devi pagare 25€ di attivazione per la stessa tariffa, se vuoi la tariffazione ad un mese devi comprarti un’altra sim con un nuovo numero, oppure puoi anche cambiare operatore”, un metodo molto truffaldino, con aumento mascherato.
Gli utenti interessati dagli aumenti di Tim, possono avvalersi del diritto di recesso, e cercare tariffe più convenienti, se non avete dei vincoli che non potete esercitare del diritto di recesso. Invito a tutti gli utenti di ribellarsi e di chiedere alle compagnie telefoniche e alle pay-tv il rimborso per la fatturazione a 28 giorni, altrimenti ricorrete ad Agcom.
Il Codacons reputa ridicola la multa imposta da Agcom, perchè non è proporzionata ai guadagni che hanno avuto compagnie telefoniche e pay-tv con la fatturazione a 28 giorni, in 2 anni hanno incassato circa 2 miliardi di euro.