L’Italia è una repubblica parlamentare bicamerale: camera e senato, molti fanno troppa confusione con repubblica presidenziale e repubblica parlamentare.
Nella prima il presidente della repubblica e presidente del consiglio (premier) sono la stessa cosa, e viene eletto dal popolo, come in Francia e negli stati Uniti.
Nella repubblica parlamantare modello italiano, il presidente della repubblica e del consiglio non sono la stessa cosa, il primo ha solo dei ruoli marginali, ma può contestare l’operato di governo, può formare il governo e scegliere il premier in assenza di esso. Presiede la magistratura, fa le onoreficenze.
Chi governa in Italia è il presidente del consiglio, è lui che sceglie i ministri e li propone al presidente della repubblica e lui che governa il paese, un governo che deve rimanere in carica 5 anni. Per governare deve ottenere la fiducia dalle 2 camere, quando la fiducia viene a mancare dalla maggioranza (sfiduciato), la sovranità è del popolo e si va alle elezioni anticipate, una norma costituzionale che da 25 anni i partiti non vogliono rispettare, per loro comodi, ci propinano premier e governi imposti dai partiti e non votati dai cittadini.
Prima del 1993, il presidente del consiglio in Italia non veniva eletto dal popolo, ma dai partiti, il popolo poteva solo eleggere i membri del consiglio. Poi il referendum del 1993, che prevedeva l’abbrogazione della legge elttorale del 1949, per approvare e introdurre sia il sistema maggioritario nelle votazioni di camera e senato, e sia per l’elezione diretta del premier.
Con la votazione del 1994 si introduceva in Italia l’elezione diretta del presidente del consiglio e il sistema maggioritario (vince chi ha più voti), la cui vincita fu Romano Prodi.
Poi ci hanno provato con la vincita di Silvio Berlusconi, una riforma introdotta dallo storico referendum del 1993 che i partiti rispettano a loro comodo e piacimento, con il risultato attuale di una legge elettorale pasticciata, con una serie di coalizioni che non sono ne carne ne pesce, non hanno il candidato premier, e vogliono fare valere le vecchie regole elettorali che c’erano prima del 1993. Se votate questi cialtroni, vi ritrovate con un altro governo Gentiloni.
sono 25 anni che ci stanno prendendo in giro, sono 25 anni che prendono tempo per approvare le giuste riforme, perchè non fanno a loro comodo, perchè non vogliono andare a casa, è una dittatura mascherata da democrazia.
Il 4 marzo per questo li dobbiamo mandare a casa, non esiste un’alternativa, solo votando 5 stelle, non farti più prendere in giro dalla vecchia politica, scegli i diritti dei cittadini.