«Il rischio che i nostri ragazzi corrono navigando sui siti pornografici è quello di assistere a modelli non normali di sessualità. Sessualità che è fatta di eiaculazione precoce almeno nel 30% dei casi, e di dimensioni del pene che non sono quelle di Rocco Siffredi». A dirlo Luca Carmignani, responsabile ufficio Ricerca della Società italiana di urologia (Siu).
Oggi a Roma alla presentazione di una campagna di prevenzione contro malattie sessuali maschili, l’uso di siti porno è causa di sindrome da prestazione e di ricerca di farmaci contro l’impotenza o di eiaculazione precoce su internte. Sono tutti farmaci che non si sa di quali sostanze siano composti, e sono venduti a prezzi bassissimi.
Un uomo che ha una sessualità normale, non ha bisogno di nessun farmaco, solo l’urologo è in grado di individuare se ci sono dei problemi e stabilire se sono necessari trattamenti farmacologici.
Ricordate che un uomo normale non può andare oltre la normalità, non esiste nessuna pillola in grado di vivere in una fantasia.