Muore il cardinale Keith Michael Patrick O’Brien, accusto di aver abusato negli anni ’80 e ’90 di due semininaristi e di un prete entrambi maggiorenni all’epoca dei fatti.
Per l’ex arcivescono di Edimburgo il Vaticano non ha mei reso noto l’inchiesta di tre anni fa, a causa della sua “indegna morale”, non ha potè partecipare al conclave del 2013.
Stamattina il Vaticano ha annunciato la sua scomparsa con la diffusione di una biografia ripulita della parte relita all’inchiesta e per i motivi per cui O’Brien non potè partecipare al conclave, condannato ad una punizione mite, si rititò a vita privata, ma senza che gli fu negato il berretto rosso.
Come accadde al cardinale austriaco Groer, anch’egli morto in un buen retiro – un monastero benedettino in Austria – senza che fossero stati emanati provvedimenti seri come la riduzione allo stato laicale o la revoca del cardinalato, nonostante l’ammissione di Groer di avere commesso abusi, stavolta su minori.
La biografia diffusa stamattina sul cardinale O’Brien informa solo che «egli ha partecipato al conclave nell’aprile 2005 che ha eletto Papa Benedetto XVI» ma non ha «partecipato al conclave del marzo 2013» e che, d’intesa con Papa Francesco, «nel mese di maggio 2013 ha lasciato la Scozia per un periodo di rinnovamento spirituale, di preghiera e penitenza. Successivamente, nel marzo 2015 – si legge – dopo un lungo itinerario di preghiera, il card. Keith Michael Patrick O’Brien ha rinunciato ai diritti e alle prerogative del cardinalato, espresse nei canoni 349, 353 e 356 del Codice di Diritto Canonico». Ovvero le prerogative dell’elezione papale. Nessun cenno all’inchiesta che fu condotta da monsignor Charles Scicluna, lo stesso arcivescovo che ora sta indagando sul caso della pedofilia nel Cile.
Nel 2014 O’Brien, dopo l’inchiesta vaticana si era profondamente scusato per le vittime, e la sua condotta sessuale aveva infranto tutti gli standard di moralità a cui gli erano stati imposti.
Il caso di O’Brien fece scalpore in tutta la Gran Bretagna, perchè l’arcivescovo scozzese era stato accanito sostenitore della famiglia tradizionale, si era scagliato contro gli omosessuali, matrimoni gay e rapporti definiti da lui “contro natura”.