Pompei, la scoperta più importante degli ultimi decenni negli scavi archeologici, ritrovata la tomba di un impresario che chiarisce una volta per tutte dei fatti storici, perchè sulla tomba ci sono delle scritte che racconta come andarono realmente i fatti nel 59 d. c. nella rissa che accadde nell’anfiteatro, trasformatsi in un conflitto armato tra pompeiani e nocerini.
Il sovrantendente Massimo Ossanna non ha dubbi, è la tomba monumentale più grande e con la più lunga epigrafe funeraria mai ritrovata prima di ora, 4 metri in 7 righe, è stata ritrovata durante lo scavo per la ristrutturazione degli edifici nell’area demaniale di San. Paolino.
«L’apetto più straordinario riguarda le informazioni che ci fornisce l’iscrizione – continua Osanna – di una tomba che probabilmente apparteneva al personaggio più importante della colonia. Secondo le nostre ricostruzioni il defunto potrebbe essere Gnaeus Allieus Nigidius Maius, per una serie di attività che aveva svolto per i pompeiani, di cui abbiamo traccia». L’iscrizione contiene l’elogio al defunto, cosa che a Pompei non ha confronti. «Sono ricordate azioni e attività realizate in occasione di momenti importanti della biografia del defunto, tra cui l’assunzione della toga e le nozze. Eventi in cui sono stati organizzati grandi banchetti (nel primo caso con 456 triclini) con migliaia di pompeiani. Non è un caso che, come l’iscrizione riporta, il defunto abbia poi rivestito la carica di duoviro».
«Nell’iscrizione rinvenuta, che completa le informazioni scritte da Tacito sull’episodio, si fa riferimento per la prima volta all’esilio che avrebbe colpito addirittura i due sommi magistrati in carica, ossia i duoviri della città. Dati inediti, dunque, su un momento importante della storia politica di Pompei. Poi c’è un altro aspetto importante: la scoperta ci permette di ricontestualizzare un pezzo importante finito al Mann alla metà del diciannovesimo secolo che probabilmente faceva parte della tomba monumentale». VIDEO.
O forse la vera storia tra Pompeiani e nocerini è stata raccontata sulla tomba, perchè un giorno qualcuno potesse leggere la verità?