E’ un fenomeno sempre più diffuso in Italia, quello dei maltrattamenti contro amici a 4 zampe, la maggior parte di casi si registrano nel napoletano, a Roccarainola come a San Paolo Bel Sito; a Marina del Cantone, sulla costa di Massa Lubrense, come a Quarto e Giugliano.
Crimini contro cani, animali torturati, picchiati, presi a calci, doppati addirittura uccisi, un escalation di brutalità.
Negli ultimi giorni sono stati trovati uccisi decine di cani, con esce e bocconi avvelenati, Marina del Cantone anche gatti. Un fenomeno sempre più vasto in provincia di Napoli.
Ma aumentano anche denunce per maltrattamenti ai danni di cani e gatti, nella sola provincia di Nola sono stati aperti 6 provvedimenti contro 9 indagati e 11 fascicoli contro ignoti, ma in nessun caso si arriva mai ad un processo.
In Italia in media si registra una denuncia ogni ora per crimini ai danni di amici a quattro zampe. in linea la procure di Napoli nord (6 procedimenti con 8 indagati, 5 contro ignoti; Napoli (6,9,37); Torre Annunziata (2,2); Vallo della Lucania (2,2,5) e Nocera Inferiore e Salerno rispettivamente con 8 e 15 procedimenti contro ignoti.
In Italia le pene non sono severe per i reati di maltrattamenti contro animali, se arrivano al processo e li condannano a 3 anni di carcere, non se ne fanno nemmeno uno.
Educare fin da piccoli i bambini al rispetto verso esseri indifesi come cani e gatti, questo tipo di educazione dovrebbe essere fatta a partire dall’asilo, alla scuola elementare. Ma perchè tanta cattiveria ai danni di esseri indifesi? Perchè accanirsi contro poveri cagnolini o gatti, cosa spinge questi criminali in tali atti?