Kaspersky Lab ha pubblicato un report su come i cyber-criminali si impossessano di dati personali di ignari utenti. Il report inclede esempi da tutto il mondo, da Stati Uniti, Canada e Regno Unito, così come da altri Paesi quali Francia, Italia, Ungheria e Russia.
I truffatori attirano le ignare persone su falsi siti governativi di agenzie fiscali, in Canada, Stati Uniti e Regno Unito sono stati rilevati picchi notevoli di phishing online che aveva come tema le imposte.
Nel 2017 ci sono stati picchi di phising con falsi siti fiscali dove promettevano rimborsi di tasse, i criminali hanno raccolto numero di carte di credito, dati anagrafici, numeri di telefono, dati bancari, riescono persino a raccogliere il nome dei genitori e del datore di lavoro dell’ignaro utente. Non tutte le persone riescono a ricoscere un sito falso da uno vero, un’email falsa da una vera.
“Le persone si fidano dei siti web governativi e dal momento che le questioni fiscali in genere comportano la condivisione di grandi quantità di informazioni personali, un messaggio dall’aspetto autentico, che chiede di condividere dati personali, non sempre desta sospetti. Non tutti i contribuenti possono riconoscere una truffa quando ne vedono una, e persino gli utenti internet esperti possono essere ingannati dalla promessa di un rimborso fiscale. Raccomandiamo alle persone di trattare qualsiasi offerta di denaro online con una buona dose di scetticismo e di inserire nella sezione preferiti del loro browser il sito ufficiale del servizio fiscale del proprio paese per evitare di farsi ingannare dai phisher”, ha affermato Nadezhda Demidova, Lead Web Content Analyst di Kaspersky Lab.
Per non cadere in questa truffa, quando ricevete un’email del genere controllate sempre l’indirizzo e-mail del mittente, in genere da questo si riconosce che si tratta di una truffa, controllate che l’indirizzo web inizi con http, se ricevete questo tipo di e-mail da sconosciuti non cliccate e non date vostri dati personali, se avete dubbi chiedete alle autorità fiscali.