“Aprile dolce dormire!”, recita un famoso detto, si tratta del mal di primavera, una sindrome di cambio stagione che colpisce 35 milioni di italiani.
Si manifesta con difficoltà ad alzarsi al mattino, spossatezza, disturbi legati al sonno, ansia o malumore, questi sono i sintomi più comuni.
Colpisce circa l’86% degli italiani dai 18 ai 70 anni, ci sono anche sintomi si sofferenza psicologica con il cambio stagione, ma il 32% dichiara di soffrirne sempre.
Le più colpite sono le donne dai 35 ai 54 anni dove la percentuale di chi ne soffre superano il 90%.
Ci si sente con le pile scariche con l’aumetare delle ore di luce, ci sono delle strategie per contrastare la sindrome del cambio stagione, attenzione alla prima colazione molto importante.
9 italiani su 10 dichiarano che la prima colazione aiuta a mantenere l’enegia per l’intera giornata, ma molti la saltano.
«L’ingresso dell’ora legale o i bruschi cambi di temperatura – commenta Michelangelo Giampietro, nutrizionista e medico dello sport – rappresentano uno shock per il nostro organismo, che deve adattarsi e trovare antidoti per affrontare questi momenti. Per recuperare è importanteriposare e alimentarsi correttamente, prestando attenzione alla ripartizione dei pasti nel corso della giornata ed evitando periodi troppo lunghi di digiuno. Per questo al mattino non dobbiamo trascurate la prima colazione: è necessario avere il carburante giusto per affrontare la giornata. Un buon modello prevede alimenti solidi ricchi di carboidrati (semplici e complessi), latte o yogurt (o altre bevande, come tè, infusi o centrifughe) e frutta di stagione. Anche stare all’aperto aiuta un buono stato di salute: il nostro organismo “attiva” la vitamina D attraverso l’esposizione alla luce solare, ma attenzione ad evitare condizioni estreme, come temperature troppo calde o fredde».
I nutrizionisti ripetono da anni che la prima colazione è molto importante, è il carburante per il resto della giornata, dovete insegnare ai vostri figli a non saltare la prima colazione, spesso sono proprio questi ultimi a saltare questo pasto importate:
“La prima colazione – ribadisce l’esperto – deve essere considerata un vero pasto, da consumare con calma. Deve essere completa di tutti i nutrienti (carboidrati, proteine, grassi, vitamine e sali minerali), leggera e digeribile. Deve coprire, a livello di energia il 20-25%, delle calorie complessive giornaliere. Se al mattino si è inappetenti si può tamponare con un caffè e due biscotti, per poi consumare qualcos’altro appena arrivati a scuola o sul luogo di lavoro oppure lungo il percorso”.
«I carboidrati – spiega il nutrizionista – oltre a rifornire l’organismo dell’energia necessaria ad affrontare gli impegni della giornata, contribuiscono anche alla sensazione di benessere e influiscono positivamente sull’umore, perché concorrono alla produzione di serotonina».
Ma la prima colazione deve avere anche un apporto di liquidi per recuperare la disidratazione il corpo dopo il digiuno notturno: «Bene il latte, tipico della nostra tradizione al mattino, non solo perché garantisce un buon apporto di carboidrati, proteine e minerali, ma anche per il suo contenuto di triptofano, l’aminoacido precursore della serotonina, che favorisce il senso di appagamento e benessere, tanto da essere consigliabile anche per facilitare l’addormentamento serale». Nonostante le sue qualità positive, resistono alcuni pregiudizi nei confronti di questo alimento, tanto che il 54% degli italiani ritiene (sbagliando) che sarebbe meglio evitarlo per non appesantirsi. Bene anche il caffè, per dare una sferzata di energia, grazieall’effetto eccitante dato dalla caffeina.
Ma l’importante è che non dovete esagerare nella prima colazione con grassi e zuccheri, tipo pizze, pizzette, fritti e dolciumi vari, una bella tazza di cioccolata calda è l’arma vincente per contrastare il malumore mattutino.