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Canone rai sulla bolletta elettrica e pretesa degli arretrati

Canone rai, fu istituito con un reggio decreto del 1938: “

“Chiunque detenga uno o più apparecchi atti od adattabili alla ricezione delle radioaudizioni è obbligato al pagamento del canone di abbonamento, giusta le norme di cui al presente decreto.”

 

Nel 1938, gli apparecchi alla ricezione, si intendeva solo la radio, oggi gli apparecchi alla ricezione ne sono tanti, anche il telefono, il citofono del condominio, giusto per citarne qualcuno, la normativa è obsoleta, in gergo giuridico, norma sorpassata. Il gorverno italiano non l’hai mai voluta modificare, non l’ha voluta nemmeno inserire nelll’elenco delle eliminazione di vecchie leggi, con il decreto 212 del dicembre 2010, ad opera del ministro Calderoli.

Molti non sanno che il canone rai non è una tassa sulla rai, come la pubblicità vorrebbe fare credere, ma è una tassa sul possesso dell’apparecchio atto a trasmettere, oggi la vogliono interpetrare a loro vantaggio, il governo Renzi invece di eliminarla che fa? Ha trovato un sistema per costringerla a pagare, inserendola nella bolletta elettrica a partire dal 1°luglio 2016, non solo, la nuova normativa andata in vigore il 1° gennaio 2016, parla anche della pretesa degli arrettrati fino a 10 anni per chi non l’ha mai pagato con una maggiorazione per il tasso di interesse maturato.

Chi non paga e non ha mai pagato non è un evasore fiscale e nemmeno un furbetto come lo definiscono molti, le tasse vanno pagate è un dovere di ogni cittadino, ma non si può costringere a pagare un qualcosa che non ci da niente, è assurto pretendere una tassa solo per il possesso dell’apparecchio televisivo. Vogliono recuperare dei soldi di cui la Rai non ha bisogno, come essa stessa ha dichiarato più volte.

Assurdo tassare la bolletta dell’utenza elettrica, quando lo stato diventa estorsore.

Canone rai sulla bolletta elettrica e pretesa degli arretratiultima modifica: 2016-02-03T14:31:55+01:00da
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