Il presidente del consiglio Renzi voleva boicottare il referendum del 17 aprile in cui si chiede di abbrogare la legge: “Volete voi che sia abrogato l’art. 6, comma 17, terzo periodo, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, ‘Norme in materia ambientale’, come sostituito dal comma 239 dell’art. 1 della legge 28 dicembre 2015, n. 208 ‘Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2016)’, limitatamente alle seguenti parole: ‘per la durata di vita utile del giacimento, nel rispetto degli standard di sicurezza e di salvaguardia ambientale’?”
Matteo Renzi invitava i cittadini a non andare a votare al referendum, ma facciamo chiarezza, l’Italia attualmente sul proprio territorio ha 19 piattaforme, le compagnie petrolifere possono trivellare petrolio oltre le 12 miglia, ma questo per fare solo gli interessi di petrolieri, non certo i nostri. Le piattaforme petrolifere inquinano, rovinano il litorale marino e possono creare disastri, incenti, mettendo a rischio la vita di tante persone.
Se vince il si altre piattaforme non possono essere istallate sul nostro territorio, non ne abbiamo bisogno, se vince il si, si può investire in fonti rinnovabili che non inquinano e a costo zero.
Se vince il si non si perdono posti di lavoro, i posti di lavoro si perdono a causa della crisi nel settore. Andate a votare per il referendum del 17 aprile e votate SI.