L’ennesima morte bianca, un uomo di 50 anni Massimo Massetti di Latina, muore sul lavoro per una riparazione a Sezze. Ieri alla Cisl nella sede di Acqualatina si è discusso sulla sicurezza sul lavoro, dopo l’enessima morte bianca. La società idrica dove lavorava Massimo Masetti si è offerta di pagare il suo funerale, ha dato disponibiltà per assistere la moglie e i suoi 3 figli minorenni. I suoi colleghi di lavori volontariamente verseranno una giornata di lavoro sul conto corrente dei suoi 3 figli.
La famiglia è sconvolta, la procura sta ancora indagando sulle cause dell’incidente, era andato a fare una riparazione nell’impianto di Fonte La Penna, per l’ennesimo furto di rame, ha subito una scarica elettrica, è morto sul colpo. Acqualatina ha acquisito da poco tempo quella struttura dalla Dondi che prima gestiva il servizio idrico a Sezze.
All’incontro di ieri hanno partecipato, il segretario della Femca Cisl di Latina, Roberto Cecere, la Rsu e la società Acqualatina con l’amministratore delegato Raimondo Besson e il responsabile delle Risorse Umane Stefano De Giovanni. La cisl si domanda come nel 2016 si possa ancora morire sul lavoro, il dipendente è tenuto a richiedere all’azienda tutte le misure di sicurezza a norma di legge, l’azienda è obbligata a fornirle.