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Il presidente Mattarella festeggia il 25 aprile, cita il referendum del ’46

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella per la celebrazione del 25 aprile, a Varallo in Piemonte: «È sempre tempo di Resistenza. È tempo di Resistenza perché guerre e violenze crudeli si manifestano ai confini d’Europa, in Mediterraneo, in Medio Oriente», continua: «E, ovunque sia tempo di martirio, di tirannia, di tragedie umanitarie che accompagnano i conflitti, lì vanno affermati i valori della Resistenza».

«Non esiste una condizione di “non guerra” – ha aggiunto Mattarella -. O si promuove la pace e la collaborazione o si prepara lo scontro futuro. Per questo è stata lungimirante la scelta di quegli statisti che, dopo la tragedia della seconda guerra mondiale, ricostruirono l’Europa nell’integrazione politica ed economica. I patimenti sofferti hanno fatto sì che l’Italia (e con lei altri Paesi europei), scegliesse la strada del ripudio della guerra».

«È sul 25 aprile, su questa data, che si fonda, anzitutto, la Repubblica», ha continuato Mattarella. La Libertà, ha ricordato il Capo dello Stato, «è nata qui, su queste montagne, con la prima “zona libera”, anello di quelle Repubbliche partigiane che hanno segnato la volontà di riscatto del popolo italiano; vere e proprie radici della scelta che il voto del 2 giugno 1946 avrebbe sancito».

«Ricordiamo, in questo 2016, i settanta anni dal referendum istituzionale in cui gli italiani e le italiane – queste ultime per la prima volta al voto – vennero chiamati a decidere tra monarchia e repubblica», ha rilevato ancora il presidente della Repubblica. «È un filo che segna il legame tra la Resistenza, il nuovo carattere dell’Italia democratica e l’ordinamento repubblicano. È nel percorso, arduo ed esigente, che va dall’8 settembre 1943 alla Liberazione che troviamo le ragioni della ripresa d’Italia», ha proseguito Mattarella.

«Il 2 giugno 1946 divenne così la conclusione di un percorso e, allo stesso tempo, un punto di partenza», ha aggiunto il capo dello Stato. «Punto di partenza, per lo sviluppo di quel confronto che avrebbe poi portato, un anno e mezzo dopo, alla Costituzione, con i suoi valori personalisti e solidaristici – spiega – Conclusione di un percorso, legato alla idea mazziniana, nel Risorgimento (e condivisa da Gioberti), di un patto nazionale dettato da una Costituente, essenziale per la nuova Italia unita».

La storia della Resistenza e del 25 aprile «ci dicono che è possibile dire no alla sopraffazione, alla violenza della guerra e del conflitto. Ci dicono che è possibile dire no all’apatia, al cinismo, alla paura». È stato poi l’appello che il presidente della Repubblica ha rivolto ai giovani riuniti al Teatro Civico di Varallo. Questi valori, ha aggiunto Mattarella, «ci dicono che esistono grandi ideali e sogni da realizzare per cui vale la pena battersi e che vi sono buone cause da far trionfare».

Il presidente Mattarella in precendenza aveva posto una corona d’alloro al milite ignoto per il 71enimo anniversario della liberazione.del consiglio Matteo Renzi, dal presidente del Senato Piero Grasso, dal vicepresidente della Camera Simone Baldelli, dal ministro della Difesa Roberta Pinotti e dal presidente della Corte Costituzionale Paolo Grossi.

Renzi prima di essere ai piedi del vittoriano, si è intrattenuto tra la folla, in particolare ha scambiato delle parole scherzone con una signora toscana a cui ha chiesto se era pisana o era romana e lei: “mezza pisana”  e ha aggiunto un riferimento alla figlia che era ex precaria della scuola ora assunta, Renzi ha domandato com’è andato e la signora: “bene”, poi replicava:”Mi raccomando le pensioni minime…”, Renzi ha risposto ironicamente: «… Hai visto la signora, è andata bene l’anno scorso e ora le pensioni minime… Va bene, ma su questo però ancora non prendo un impegno. Buona festa a tutti, buon 25 aprile a tutti» ha concluso con un tono scherzoso.

Mattarella dopo è andato a Varallo Sesia per la celebrazione del 25 aprile, la città sede della prima repubblica partigiana, è stato accolto dalla folla con grandi applausi nella piazza antistante il treatro. In prima fila al Teatro Civico di Varallo, ad accogliere Mattarella, il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino. Prima dei saluti del sindaco Botta l’inno d’Italia cantato da un coro di ragazzini.

Renzi dopo è volato ad Hannover per partecipare al vertice informale su terrorismo e immigrazione, mentre Laura Boldrini partecipa alle celebrazioni in pzza Matteotti a Genova, invece Grasso a Reggio Emilia.

Il presidente Mattarella festeggia il 25 aprile, cita il referendum del ’46ultima modifica: 2016-04-25T14:33:03+02:00da
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