Dopo uno stop della settimana scorsa, è stato dato l’ok del consiglio di Stato per il canone Rai in bolletta. Ma restano alcune divergenze tra il ministero dello sviluppo economico, osservate dal Palazzo Spada. La definizione di apparecchio televisivo, con la tecnologia attuale, si chiarisce che il canone Rai non va pagato ne su tablet, ne su pc e ne su smartphone, va pagato una sola volta a famiglia. Le aziende elettriche avranno una compensazione economica da parte delle agenzie delle entrate, che non ricadranno sui cittadini.
Il decreto reggio del 1934 che recitava “apparecchio atto a trasmettere” è sorpassata e la norma va adeguata con le tecnologie odierne, anche per il fatto sulla Rai può essere vista anche attraverso tablet e smartphone, ma il canone Rai va pagato una sola volta a famiglia se ci sono più apparecchi tecnologi, ma si pagherà anche se avete solo lo smartphone, per questo sarà fatta una circolare dell’agenzia delle entrate.
Le associazioni dei cansumatori e anche Mediaset sono in rivolta, perchè se si recuperano queste entrate anti evasione, la Rai dovrà eliminare le pubblicità e anche guadagni commerciali, ha detto il presidente Mediaset Fedele Confalonieri.
Domani ci sarà una commissione di vigilanza per verificare le assunzioni esterne, l’Usigrai ha presentato il suo esposto all’Autorità Nazionale Anticorruzione e alla Corte dei Conti, per verificare se siano state rispettare le procedure del Piano triennale, anitcorruzione dello statuto. Il caso del giornalista Franceso Merli che è stato assunto, nonostante sia in pensione.