
La giunta di Napoli, insieme al bilancio preventivo, approva il reddito minimo garantito cittadino, una lotta alla povertà, la delibera firmata degli assessori al Welfare e al Lavoro.
Il reddito minimo cittadino viene introdotto in via sperimentale a partire dal 2016, sono stata fatte alcune modifiche, la settimana prossima si stabiliscono gli importi annuali, chi ne ha diritto, l’essere residenti a Napoli almeno da 24 mesi: « Napoli, insieme a Livorno – sottolineano dall’assessorato al Welfare ed al Lavoro – è l’unica città nella quale si fa questa scelta di civiltà in un Paese che, assieme alla Grecia, è l’unico a non avere alcuna legislazione al riguardo nonostante che il Parlamento Europeo, fin dal lontano 1992, lo abbia chiesto con una apposita deliberazione a tutti gli stati membri».
Polemiche da parte di Gianni Lettieri, candidato sindaco di Forza Italia, ha definito il provvedimento «Ridicola e vergognosa, una truffa», poi ha replicato «Non si capisce dove prendono i soldi, non fanno in tempo per definire i criteri», conclude «Provano a rincorrerci con la mia proposta per il reddito di cittadinanza a over cinquantenni ho spiegato anche da dove vengono presi i soldi. Loro parlano oggi di una delibera di reddito minimo che fa ridere, è ridicola. A un mese dalle elezioni, questa debilita è uguale alla proposta di raccolta differenziata al 70% fatta cinque anni fa. Si devono vergognare di questa proposta truffa fatta ai napoletani del reddito minimo garantito».