Progetto scuole aperte anche in estate, prime adesioni a Napoli dal rione Sanità a Scampia, le scuole hanno tempo fino al 20 giugno per presentare i progetti ministero dell’istruzione compilando il formulario online pubblicato nell’area riservata del sito www.areearischio.it nella sezione «Scuola al Centro. Piano Nazionale per le Periferie». Quale sarà il ruolo delle scuole? Fare delle attiità in grado di convincere i ragazzi ad andare a scuola.
Intanto il «Popolo in Cammino», il movimento nato nei quartieri a rischio proprio per chiedere scuola, lavoro e diritti, sta ultimando un elenco di istituti pronti a partecipare che sarà consegnato nei prossimi giorni in prefettura.
Le scuole napoletane che hanno aderito al rione Sanità: Caracciolo, Angiulli, 19° circolo Russo Montale. Per l’Area nord: Istituto comprensivo 61° circolo- Sauro, Errico -Pascoli, 5° circolo- Montale. Per l’Area Est: Sarria-Monti, Istituto comprensivo 70°circolo Marino – Santa Rosa plesso del lotto O, comprensivo 88° circolo -Eduardo De Filippo della zona Conocal, 49° Toti-Borsi-Giurleo, Solimena. Centro storico: Adelaide Ristori Durante (Forcella), Baracca (Quartieri spagnoli). Pianura Soccavo Fuorigrotta: 72° Palasciano, Gigante- Neghelli. Ma si aspettano altre adesioni e si spera che tante ne arrivino anche attraverso il sito del ministeroAlla città metropolitana di Napoli è stata destinata la fetta più grossa dei dieci milioni messi in palio per la «Scuola al Centro – Piano Nazionale per le Periferie»: 4 milioni e 132 mila euro.
A Milano arriveranno 2 milioni e 587 mila euro, a Roma 2 milioni e 44 mila euro, a Palermo un milione e 235 mila euro. L’obbiettivo è quello di contrastare l’evasione scolastica, le bocciature, e il disagio di inserimento di alunni stranieri, per la distribuzione dei fondi sarà data la priorità agli istituti scolastici dove l’evasione scolastica è molto forte.
Quando le candidature saranno chiuse, sarà noto l’elenco delle scuole beneficiarie, poi partiranno i progetti che in alcuni casi andranno avanti fino alla metà di agosto. «La Direzione generale per lo studente, l’integrazione e la partecipazione verificherà la rispondenza degli interventi proposti con i criteri stabiliti e potrà procedere, a insindacabile giudizio,all’esclusione dei progetti ritenuti non idone», si precisa poi nella circolare ministeriale.