Omicidio diFortuna nel parco verde di Caivano (Na), ultima rivelazione choc dell’unico indagato Raimondo Caputo, il giallo della bimba costretta a salire all’ottavo piano perchè si rifiutava di subire molestie sessuali e buttata giù dall’ottavo piano, stessa sorte per il piccolo Antonio Giglio figlio della convivente di Raimondo Caputo: Marianna Fabozzi.
Un fiume in piena: parlando con l’avvocato Salvatore Di Mezza (che per questo ha rimesso il mandato quale suo difensore, mantenendo però quello della compagna Marianna Fabozzi) Titò all’improvviso sbotta: «Avvocato io non c’entro. A uccidere Fortuna è stata la sua amica del cuore, figlia di Marianna». Un’accusa agghiacciante, rivolta verso una delle bambine che lo incolpano del delitto. Un’accusa così incredibile che potrebbe sembrare persino veritiera. Ma meno di 24 ore dopo cambia versione nel corso del colloquio con il suo ormai ex avvocato Salvatore di Mezza, dice:«L’altra volta non ho ricordato bene. Con tutti questi medicinali che mi danno, perdo i colpi. A gettare giù quella bambina sono state Marianna e la figlia. Ma non so dirvi ancora il motivo giusto. Forse perché tra Marianna e la mamma di Fortuna c’era amicizia solo in apparenza, ma in realtà la mia convivente non la poteva soffrire».
Un presunto assassino potrebbe inventarsi di tutto e crearsi alibi a gogò. La versione di venerdì scorso era un’altra: «È stata Marianna ad uccidere Fortuna, come ha fatto anche per il figlio».
Caputo si riferiva al piccolo Antonio Giglio, morto alla stessa maniera di Fortuna, questa dichiarazione era scritta in una lettera scritta da un detenuto e dettata da Caputo.
Titò così è chiamato il presunto orco, per questo motivo è stato convocato lunedì scorso davanti ai magristrati, come informato dei fatti, ma senza l’assistenza dei legali. Fin dal primo interrogatorio con l’avvocato avvocato Paolino Buonavita ha detto che ad uccidere sia Fortuna che Antono Giglio sia stata Marianna Fabozzi e sia stata aiutata da un presunto complice, questa accusa dovrà essere largamente provata.