Come tutte le estati ritorna il problema delle blatte rosse in varie città d’Italia, con il caldo afoso possono cadere sulle nostre teste, sono grandi come un dito. In molte città d’Italia gli interventi di deblattizazione preventivi programmati non si fanno, gli esperti dicono che vanno fatti a marzo quando si schiudono le uova, farli in emergenza sono inutili e inefficaci, anzi gli insetticidi fanno uscire le intere colonie dalle tane, quindi si peggiora solo il problema.
Gl insetticidi immobilizzano solo le blatte, ma non le uccidono, le blatte di recente hanno mostrato un’assuefazione agli insetticidi, quindi questo tipo di interventi sono inutili. La colpa è del grande caldo che fa uscire le blatte dai tombini delle fognature, e da interstizi di edifici, prediliggono ambienti umidi e acquatici per riprodursi e come zone di colonizzazione, altre preferiscono tane di formiche.
Sono pericolose per la salute umana perchè sono portatori di organismi patogeni e possono causare infezioni respiratorie, sono portatori di diverse malattie, per prevenirle dicono gli esperti come la dottoressa e docente di Igiene all’Università di Napoli Federico II, Maria Triassi, dice che per prevenirle: “Innanzitutto ogni cittadino dovrebbe tappare gli scarichi dell’acqua la sera e pulire bene i tubi almeno una volta a settimana per cercare di eliminare il calcare con la soda – spiega la dottoressa –, questo perché le blatte spesso risalgono proprio dagli scarichi e dalle fognature”. Ma la docente dà suggerimenti anche a negozianti e portieri di condominio: “Se tutti gettassero un po’ di creolina nelle fogne davanti alle proprie attività commerciali o nei cortili dei condomini non vivremo adesso questa situazione spiacevole – continua ancora la Triassi – gli odori forti, infatti, tengono lontani questi insetti”.
L’esperta di igiene spiega anche che “Sarebbe necessario che, nelle ore notturne, passassero camion innaffiatoi di creolina così da eliminare il fastidio anche dalle strade”, Ma chiarisce che “la vera risoluzione al problema sarebbe quella di sturare l’intero sistema fognario delle città. I detriti infatti provocano il non passaggio dell’ossigeno e ciò costringe le blatte a salire in superficie ed invadere i nostri spazi per sopravvivere. Insomma – conclude – è necessario una sensibilizzazione di tutti al problema dal singolo cittadino al sindaco della città”