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Delitto Sarah Scazzi, finalmente la verità!

Nuove verità agghiaccianti emergono sul delitto di Sara Scazzi, la ragazzina di 15 anni che scomparve quel 26 agosto del 2010 ad Avetrana (Taranto), poi fu ritrovata cadavere in un pozzo 42 giorni dopo.

“Sarah sapeva che Sabrina era stata rifiutata dal loro amico Ivano: le sue assassine temevano che lo raccontasse a tutti. Lo stato d’animo di Sabrina Misseri era certamente acuito dal fatto che la piccola Sarah, da Sabrina stessa ritenuta più graziosa di aspetto di lei, aveva avuto, seppure inconsapevolmente, un ‘ruolo’ nella rottura del rapporto, anche amicale, tra Sabrina e Ivano Russo, eppure continuava a intrattenere affettuosi rapporti con quest’ultimo, pur di non privarsi delle sue ‘coccole’. Era questo, per Sabrina, un intollerabile tradimento che darà origine al contrasto della sera del 25 agosto 2010″.

Con questi fatti i giudici della corte di Appelo di Taranto hanno confermato la condanna di Sabrina Misseri e la madre Cosima Serramo, Sarah è stata inseguita e poi in un raptus l’hanno strangolata, sono loro le colpevoli dell’omidio della povera Sarah.

Solo qualche giorno fa i giudici hanno reso noto il documento che contiene le motivazioni della condanna, un documento che è stato reso noto soltando dopo un anno, questo cavillo avrebbe fatto ritornare in libertà Sabrina Misseri e la madre.  In attesa della sentenza definitiva della cassazione resteranno in carcere.

Delitto Sarah Scazzi, finalmente la verità!ultima modifica: 2016-09-07T21:23:16+02:00da
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