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Il no di Virginia Raggi alla candidatura delle olimpiadi a Roma, ecco il motivo

Polemiche su polemiche sul no di Virginia Raggi, alla canditatura delle olimpiadi della città di Roma per il 2024, neosindaca a 5 stelle,  queste sono le motivazioni che molti non sanno e che fanno finta di non sapere:

“E’ da irresponsabili dire sì a questa candidatura”, queste sono le dichiarazioni del primo cittadino di Roma: “E’ da irresponsabili dire sì a questa candidatura. Lo abbiamo detto in passato e continuiamo a dirlo. Significa assumere altri debiti, non ce la sentiamo”. Il no alle Olimpiadi di Roma 2024 arriva subito nella conferenza stampa di Virginia Raggi. Al suo fianco il fido Frongia, di fronte una numerosissima platea di giornalisti. Di lato uno schermo su cui passano le slide degli sprechi delle precedenti edizioni. Una su tutte: le Vele di Calatrava, progettata per i Mondiali di nuoto del 2009 ma rimasta incompiuta. Ed è proprio lì che il Comitato promotore avrebbe voluto far sorgere il Villaggio Olimpico. Poi la spiegazione del no: “I soldi da investire sono quelli dei romani, su progetti lontani dagli interessi dei cittadini” ha detto il sindaco, che poi ha ricordato come “all’interno della gestione commissariale, un miliardo di euro di debiti derivano dalle Olimpiadi del 1960“. “Noi non abbiamo nulla contro le Olimpiadi e contro lo sport, che è parte integrante del nostro programma – ha detto ancora il primo cittadino – Ma non vogliamo che lo sport sia utilizzato come pretesto per nuove colate di cemento sulla città. Ricordiamo come sono andati i mondiali di nuoto del 2009, con altri scheletri sulla città. No alle olimpiadi del mattone”. Le slide dimostrano cosa è rimasto delle infrastrutture create ad hoc per i giochi nelle altre città, la Raggi sottolinea: “Le olimpiadi sono un sogno che si trasforma in un incubo“.

Poi Virginia Raggi ha attaccato il Pd:  “Si schierò a favore scelta di Monti per il no ai giochi, ma dopo 4 anni ha cambiato bandiera. In questa posizione non siamo soli – ha aggiunto – Abbiamo dei precedenti: Torino 2006, piste di Cesana usate per fare trekking. Sono eventi che non convengono e non sono sostenibili per le città, portano solo ulteriori debiti. Ci ricordiamo bene come sono andati i mondiali di nuoto del 2009. Siamo pieni di impianti inutilizzabili. Per noi non possono essere questo le Olimpiadi. Quindi no alle Olimpiadi del mattone. Assolutamente no. Le Olimpiadi si rilevano un grande affari per le lobby dei costruttori“.                 

La sindaca ha poi ricordato il programa della giunta per lo sport a Roma: “Vogliamo che Roma sia alla altezza delle altre capitali europee, noi siamo propositivi, noi vogliamo lavorare sul quotidiano non sulle emergenze. Un disabile le olimpiadi le fa tutti i giorni, roma è invivibile, i romani ci hanno chiesto di occuparci della città e, non di fare cattedrali nel deserto. I Romani ce lo hanno chiesto – ha detto – Gli impianti comunali saranno risistemati e promuoveremo lo sport tutti i giorni: questo è il nostro impegno”. Per quanto riguarda esempi concreti, invece, la Raggi ha spiegato cosa intende fare: “Sistemeremo gli impianti esistenti. Trasformeremo cantieri fatiscenti in occasioni. La Città del nuoto di Calatrava diventerà la vela della conoscenza grazie ad un accordo con l’ateneo di Tor Vergata“. A chi le chiedeva se la sua decisione fosse in linea con quella dei romani, Virginia Raggi ha risposto che “sulla candidatura alle Olimpiadi del 2024 il referendum c’è già stato, il Pd ha trasformato il ballottaggio in un referendum”.  Fonte della notizia.

Il no di Virginia Raggi alla candidatura delle olimpiadi a Roma, ecco il motivoultima modifica: 2016-09-21T22:20:50+02:00da
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