Ienevideo

Giustizia per Angelo, il cane massacrato di botte da 4 ragazzini, fra poco il processo.

Finalmente giustizia per Angelo, il povero cagnolino randaggio ucciso a botte barbaramente, da 4 balordi in Calabria, a Sangineto, lo scorso giugno. Aveva indignato l’opinione pubblica, per i modi e la pratica che non trova nessuna giustificazione, il povero cane non aveva fatto niente di male per meritare una punizione barbara.

Il povero cane era stato appeso per il collo e poi preso a bastonate fino alla morte, con una terribile agonia, la pratica era stata ripresa da un video e pubblicata sul web che poi è diventato virale su tutti i social.

Giuseppe Liparoto, Nicholas Fusaro, Luca e Francesco Bonnata, questi i nomi dei sui aguzzini, oggi sono stati chiamati a rispondere della ingiusta e crudele pratica, davanti al tribunale di Paola (CS), erano presenti solo Luca e Francesco Bonnata. Oggi si è tenuto solo il primo atto del processo.

Dopo il primo rito iniziale si sono costituite 40 parti civili, l’udienza è stata rinviata al 18 maggio. Erano presenti in aula e al processo rappresentanti del PAE (Partito Animalista Europeo) e del NOITA (Nucleo Operativo Italiano Tutela Animali) che hanno chiesto da subito al governo pene più severe per chi commetti sevizie e violenze contro animali ed esseri indifesi, che si ripetono continuamente in Italia.

“La triste vicenda del cane Angelo, ha dichiarato Stefano Fuccelli, presidente del PAE, è emblematica e deve far riflettere il legislatore. Angelo, purtroppo, è  solo uno dei tantissimi casi di violenza sugli animali che continuano a ripetersi nel nostro Paese. La nostra presenza al processo di oggi, ha concluso, è dovuta a tutti gli Angelo che vengono seviziati e uccisi da persone che, oggi,  sanno di non rischiare neanche un giorno di galera”.  

Giustizia per Angelo, il cane massacrato di botte da 4 ragazzini, fra poco il processo.ultima modifica: 2017-04-27T21:22:10+02:00da
Reposta per primo quest’articolo