Pensate di svolgere un lavoro non retribuito nella giusta misura? Spesso non si ha il coraggio di dirlo al proprio datore di lavoro, perchè si teme di perdere il lavoro.
Georges Perec, nel libro “L’arte e la maniera di affrontare il proprio capo per chiedergli un aumento”, descrive l’ansia di chi dopo tanto pensare, prende la decisione di dirlo al capo.
Ecco 5 consigli per avere un approccio più dolce:
1) Bisogna avere pazienza. Per chiedere un aumento è necessario prima informarsi sulla situazione dell’azienda e se le condizioni consentono promozioni avere una dead line per impegnarsi a conseguire risultati.
2) Autovalutarsi. Sarebbe buona consuetudine sottoporre al al capo un’analisi oggettiva del proprio lavoro e del proprio valore all’interno dell’organizzazione.
3) Essere pragmatici. Negoziare al ribasso non va bene, meglio un incremento ragionevole calcolando la media degli stipendi in azienda o per la stessa mansione.
4) Accettare il rischio. Contrattare un aumento dicendo di aver pronta un’altra offerta di lavoro può diventare un’arma a doppio taglio. Bisogna assicurarsi che l’alternativa sia valida.
5) Migliorarsi. Motivare la richiesta di un aumento mostrandosi ambiziosi, chiedendo di misurarsi con nuovi obiettivi, acquisendo nuove competenze o seguendo corsi di formazione, è sempre apprezzato.
Se dovesse essere un insuccesso, si può anche riprovare: “Quando dopo sei mesi le vostre speranze saranno deluse, tornate da Mister X. Se alza gli occhi quando bussate, se vi fa subito entrare, se vi offre un posto a sedere, e se accetta di ascoltarvi, sforzatevi di convincerlo ancora una volta”