La frutta secca è un potentissimo anti-cancro, consumare almeno 60gr a settimana di noci, mandorle, nocciole, noccioline americane, arachidi, anacardi e noci pecan, riduce del 42% il rischio di ricaduta per chi è stato colpito da tumore al colon, e del 57% di rischio di morte, vale anche come prevenzione contro il cancro.
Emerge da un lungo studio, presentato al congresso della Società americana di oncologia clinica (Asco), il più grande evento del settore, al via a Chicago. Già si sapevano le proprietà per quanto riguarda il cuore e il metabolismo.
«Numerosi studi mostrano i benefici del consumo di frutta secca contro le malattie cardiovascolari e il diabete – spiega il principale autore del lavoro, Temidayo Fadelu, ricercatore al Dana Faber Cancer Institute di Boston – e abbiamo pensato fosse importante capire se valgono anche per chi è colpito da un cancro al colon. I pazienti con
malattia avanzata, che hanno buoni risultati dalla chemioterapia, spesso ci chiedono cosa possono fare per ridurre le chance di ricomparsa della malattia o di decesso. Questo studio fornisce prove importanti dei benefici che si possono ottenere modificando l’ alimentazione e con l’attività fisica».
Lo studio è stato effettuato su 826 pazienti affetti da tumore al colon retto che aveva attaccato anche i linfonodi vicini. La chance di sopravvivenza 3 anni dal trattamento, di solito chemio e intervento chilurgico arrivano al 70%.
Per la prima volta, la ricerca medica testimonia che l’alimentazione gioca un ruolo importante sia per la prevenzione del cancro che sul rischio di ricaduta (per chi già ne è stato colpito). Non si ha lo stesso effetto con il burro di arachidi tanto amato dagli americani.