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Siam, la sentinella che ci difenderà dai maremoti a Napoli

Anche in Italia ci potrebbe essere in via ipotetica la minaccia di uno tsunami, le coste più a rischio sono quelle dello Stretto di Messina, Sicilia orientale, Calabria, Gargano, Liguria e, in misura minore, di Marche, Romagna, Campania. Dal 79 d.C. (eruzione Pliniana del Vesuvio che scatenò anche un piccolo maremoto) a oggi sono avvenuti 72 maremoti, la maggior parte di debole intensità, ma alcuni anche distruttivi.

Dopo 20 anni di studi nasce Siam, il sistema di allerta nazionale per i maremoti e terremoti nel mediterraneo, un monitoraggio continuo della sistuazione dei terromoti nel mediterraneo e quelli possibili che si potrebbero trasformare in maremoti, con messaggi di allerta.

A costituirlo ben tre istituzioni ossia l’Ingv (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) che opera attraverso il Centro Allerta Tsunami (Cat), Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) e il Dipartimento della Protezione civile (che ha il compito di coordinare il Siam). 

I terremoti non sono l’unica causa degli tsunami, possono avere anche altre cause come quelle vulcaniche, eruzioni vulcaniche lungo la costa o sottomarine, frane. In Campania e in Sicilia c’è il più alto numero di sistemi vulcanici attivi.

Fino a oggi sono avvenuti 72 maremoti, la maggior parte di debole intensità, ma alcuni anche distruttivi. Il primato del più catastrofico tsunami del Mediterraneo verificato è quello associato al terremoto di Creta del 365 d.C., con onde che colpirono l’Italia centro-meridionale, oltre a devastare molte città del Nord Africa, compresa Alessandria d’Egitto. La maglia nera del maremoto italiano più distruttivo e conosciuto è legato al terremoto di Messina del dicembre 1908, che causò ingenti danni e migliaia di vittime, con onde che si propagarono fino a Malta e raggiunsero i 13 metri di altezza. In epoca recente, ricordiamo il maremoto di Stromboli del dicembre 2002, generato da frane di materiale vulcanico nell’area della Sciara del Fuoco, che aggiunse Nord Sicilia, Ustica e Campania.

 

Siam, la sentinella che ci difenderà dai maremoti a Napoliultima modifica: 2017-06-08T14:24:17+02:00da
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