Arpino di Casoria è la frazione di Casoria all’ombra del Vesuvio, comune al nord di Napoli, poco conosciuta è confusa con il comune di Napoli, non inserita nemmeno sulle mappe, confina da un lato con il comune di Napoli, quartieri di Poggioreale, San. Pietro a Patierno e Ponticelli e dall’altro con il comune di Casalnuovo (Napoli).
La frazione ha 30 mila abitanti, lo stesso numero di abitanti di Bruxelles, non è conosciuta nemmeno ai piani alti di Casoria, non sanno nemmeno dove si trova, usata solo come contenitore di voti e speculazione edilizia, qui si è costruito ovunque, persino a ridosso della ferrovia Napoli-Aversa. Fino agli anni 50 la zona era un’aperta campagna, piena di masserie, poi all’inzio degli anni 60 si è costruito ovunque, palazzinari in cambio di voti al comune di Casoria, hanno costruito ovunque.
Una zona abbandonata da Dio e dagli uomini, il comune di Casoria non destina mai fondi pubblici per la frazione, non si fa la manutenzione delle strade e delle fogne da 45 anni, non ci sono politiche per la viabilità, il parcheggio selvaggio regna sovrano, i vigili sono inesistenti, vengono solo a via Arpino e il resto niente. La frazione è anche molto vicina alle case popolari di San. Pietro a Patierno chiamanto “Bronx”, dove c’è la mala vita organizzata, una volta hanno definito il quartiere la “succursale di Scampia”.
I treni qui io li vedo solo di passare, ma non c’è nessuna fermata, li sento la notte, che frustrazione che nessuno mai ha realizzato una fermata per la frazione, risolverebbe tanti problemi con il trasporto pubblico, collegherebbe Arpino con Casoria, infatti la prossima fermata dopo Arpino è Casoria.
L’incrocio tra via Arpino e via Domenico Colasanto
Ma come si spendono questi fondi europei caro De Luca, Bassolino, Caldono e company? Si fanno fermate ferroviarie solo per alcune zone dove è riconcentrato tutto il trasporto pubblico tipo Il quartiere di fuorigrotta a Napoli. oppure la costruzione della nuova fermata di Pompei.
Ritorniamo al Vesuvio, Arpino di Casoria è attaccata a comuni della zona rossa a rischio Vesuvio come Casalnuovo e Ponticelli, ma intanto si continua a costruire e al comune di Casoria non lo sanno nemmeno