L’Italia è la maglia nera per quanto riguardo l’inquinamento delle auto, 55 milioni di tonnellate di co2 (anidride carbonica) emessa nel 2016, È il risultato di un’analisi di Facile.it, sito di assicurazioni auto, che ha calcolato il valore incrociando diversi dati: la media di emissioni di CO2 di ciascun veicolo, che è pari a 110 grammi per chilometro, e quella dei chilometri passati al volante dagli italiani nel 2016: 11.125.
Città d’Italia come Napoli, torino e Roma nella morsa delle auto, dove il traffico in alcune arterie cittadine regna sovrano, anche se l’Italia ha ridotto del 2,9% di anidride carbonica, resta sempre al primo posto l’ Italia in Europa, sia per numero di auto in circolazione che per i dati dell’inquinamento sia da rumore che atmosferico prodotto dai veicoli a motore.
La colpa è dei governi italiani che fanno in modo di favorire sempre l’auto privata, e soprattutto favoriscono il Dio benzina, invece ci vuole un limite, soprattutto in alcune zone. Non si fa nemmeno in modo di favorire veicoli con carburanti non inquinanti come l’auto elettrica, se me la compro dove la ricarico? Ci sono poche paline per la ricarica in Italia, l’auto ad aria compressa che non inquina e in più si ricarica con 1€, è troppo poco per chi vuole alimentare il bussiness del Dio benzina.
Zone, comuni d’Italia dove si è costretti ad utilizzare l’auto privata, il trasporto pubblico o è inesistente, oppure se c’è è mal funzionante, i fondi europei non si spendono come si dovrebbe.
Vogliamo parlare di quelli che hanno la pessima abitudine di andare a fare la spesa al palazzo di fronte con l’auto privata? Non fanno nemmeno 2 cm a piedi, parcheggiano la macchina in seconda e terza fila fuori dal commerciante, creando ingorghi, traffico, inquinamento dell’aria e da rumore. Sono la piaga delle nostre città, sono loro che in alcuni comuni creano parcheggio selvaggio, inquinamento e traffico, ma i comuni non fanno niente per contrastare l’abitudine dei pigri.
Buonissimo fenomeno in molte città del nord e centro Italia è quello di andare in bicicletta, anche al lavoro, non inquinate, non pagate assicurazione, non c’è stress, la bici è facile da parcheggiare ovunque, ma siamo sicuri che tutte le città d’Italia sono adeguate ad andare in bicicletta? Prendiamo in esempio Napoli, in molte strade se vado in bicicletta rischio di finire sotto un auto, o rischio di non poterci andare proprio a causa del parcheggio selvaggio, il sindaco Luigi De Magistris mi fa ridere quando dice che i napoletani possono andare in bicicletta.
Altro metodo per ridurre l’emissioni? E’ il carpooling, l’auto condivisa, una macchina può trasportare fino a 9 persone, ma sapete quante macchine vedo di passare con una sola persona all’interno! Che ha anche benefici in termini tempo sprecato al volante. Lo dimostra un recente studio dell’Università di Berkley condotto a Jakarta, capitale dell’Indonesia. A offrire il terreno di ricerca perfetto è stata la fine di una determinata politica: richiedeva a ogni macchina di trasportare minimo tre passeggeri sulle strade principali durante le ore di punta. Dopo che è stata rimossa, i tempi di viaggio nelle ore più trafficate del mattino sono aumentate del 46 percento, la sera dell’87 percento.
Nella classifica del sito facile.it la sorpresa che le regioni che inquinameno meno sono quelle meridionali, al primo posto il Trentino alto Adige e la Valle d’Aosta, a causa dell’alto numero di fuoristrada più inquinanti.