Il disegno di legge per le chiamate selvagge dei call center, ormai non se ne può più di ricevere chiamate dalla mattina alla sera di call center indesiderate, anche se noi non abbiamo il numero di rete fissa sull’elenco, anche se noi non abbiamo dato parere favorevole ad essere chiamati. Non se ne può più di essere richiamati di continuo dagli stessi call center tutti i giorni, anche se noi abbiamo detto che non siamo interessati.
Chiamano negli orari meno opportuni, quando stiamo mangiando, quando stiamo dormendo, quando siamo in bagno, sono dei veri rompiscatole, non se ne può più, ma non è colpa degli operatori, anche loro sono delle vittime, io ho lavorato in un call center, ti danno sempre le stesse liste da chiamare, persone chiamate e richiamate, perchè si riservano per loro i numeri buoni. Quindi vanno assolutamente denunciati i datori di lavoro per abusi.
Il disegno di legge approvato nei giorni scorsi dal senato, prevederebbe per tutti i call center un prefisso unico nazionale, in modo tale che viene riconosciuto dal destinatorio e si può anche non rispondere.
La legge ha già scatenato molte critiche e polemiche da parte delle associazioni di settore: “L’approvazione al Senato del disegno di legge che promette l’istituzione del prefisso unico per tutti i call center impegnati nel lavoro di telemarketing rischia di compromettere l’intero settore mettendo a rischio più di 20mila posti di lavoro”. A sostenerlo in una nota è Assocontact, l’associazione che rappresenta le società che gestiscono servizi di Contact Center, sottolineando che “il prefisso unico non risolverà di certo il problema del telemarketing selvaggio”.
Interviene anche Assocontact: “le chiamate con le proposte commerciali si mischieranno a quelle moleste con un grave danno per il consumatore e l’operatore telefonico che non sarà messo nelle condizioni di poter svolgere serenamente il proprio lavoro. Un disegno di legge che, se passerà anche alla Camera, di fatto non permetterà alle aziende di contattare direttamente i propri clienti e che, anzi, continuerà a gettare discredito all’intero settore. Il risultato che si persegue attraverso questa norma è solo la fine delle attività di telemarketing. A queste condizioni le aziende saranno costrette ad investire su altri canali e forme di vendita”.