“Per fare crescere la mia pagina facebook, clicca mi piace su Linka che ti spassa”
La riforma dei vitalizi del 2011 è proprio at personanm, assicura la pensione ai parlamentare anche alla prima legislatura, siamo al conto alla rovescia, mancano quattro giorni quattro, infatti, all’alba di venerdì 15 settembre, ovvero alla data distante quattro anni sei mesi e un giorno dall’avvio della legislatura.
Si tratta di una pensione di facto perchè non calcolata dal versamento dei contributi come accade per tutti i comuni mortali lavoratori e perchè scatterà prima dei 65 anni, che però possono diventare 60 in caso di rielezione per almeno altri, fatidici, 4 anni 6 mesi e un giorno.
Sapete perchè dopo il referendum del 4 dicembre 2014 non ci sono state le elezioni anticipate? Proprio per arrivare al 15 settembre 2017, per aver diritto alla pensione pagata da Montecitorio e palazzo Madama.
Nelle elezioni del 2013 ci fu un rinnovamento gigantesco di parlamentari e senatori, molti erano alle prima esperienza legislativa 608 su 945, in pratica 2 su tre.
Se ci fossero state le elezioni anticipate per molti non c’era solo il danno, ma anche la beffa, non avrebbero solo perso la pensione assicurata, ma anche i contributi versati nelle casse delle due Camere. Le cifre non sono bruscolini, perchè i parlamentari ogni mese accantonano un terzo della loro paga, per poi vedersela restituire come pensione.
Ogni deputato versa al mese mille euro+i contributi del suo datore di lavoro che sono Camera o Senato, se ci fossero state le elezioni anticipate, i 608 parlamentari avrebbero visto in fumo 40mila€ di pagamenti previdenziali già in tasca.
Si conclude che siamo governati da persone che pensano di salvare solo la loro pensione, ma non del bene degli italiani, vogliono una classe privilegiata e annientare le fasce deboli e i pensionati al minimo, adesso il 15 settembre possono brindare alla loro pensione sicura, nel frattempo una parte degli italiani con le nuove normative, rischiano di non avere proprio la pensione, tanto a loro cosa importa, per loro già sono apposto.
La legge del 2011 abolì i vitalizi parlamentari per il futuro, ma introdusse il calcolo contributivo degli onorevoli dal 2012, nei prossimi giorni al Senato si discuterà della legge del deputato Pd Matteo Richetti,che vuole ricarcolare anche i 2.600 vecchi vitalizi che oggi impedirebbero agli ex parlamentari di avere la pensione a 60 anni.
A questi signori che governano l’Italia, mica se ne fregano che ci sono lavoratori che possono andare in pensione solo a 70 anni con la nuova normativa? Intanto loro discono una variazione della legge at personam-
FATE GIRARE!