Dopo l’ennesimo attentato terroristico di ieri a Londra, un’esplosione nella metropolitana, ritorna l’incubo terrorismo anche in Italia, 3 le città italiane segnalate dall’intelligence: Roma, Genova e Bologna.
L’Italia è ritornata uno degli obiettivi dell’Isis, ma i servizi segreti tranquillizzano dicendo che i sospettati non sono da collegare agli attentatori della metro britannica.
L’allerta per l’Italia è ricominciata tra il 12 e 13 settembre con un comunicato degli apparati di Bruxelles, per un gruppo di 4 Jadaisti sospetti, armati di kalashnikov che si stanno spostando nei vari paesi d’Europa con l’intenzione di fare attentati a Parigi, le città più a rischio sono Roma, Bologna e Genova, ma non bisogna fare allarmismi, perchè non tutti gli alert sono fondati.
Gli uomini erano a bordo di una Citroen Xsara e di una Volkswagen sospettati di aver oltrepassato la frontiera tra i due Paesi. Le intelligence europee, anche dopo l’attentato di Barcellona che aveva fatto evincere forti collegamenti tra la Francia e la Spagna, stanno cercando di scambiarsi il maggior numero di informazioni possibili in loro possesso per prevenire possibili attentati. Ovviamente non tutti gli alert, fortunatamente, si rivelano fondati. Ma le attività e le comunicazioni delle cellule sospettate vengono tracciate per evitare ogni rischio.
In Italia si sono rafforzate le misure di sicurezza e le esercitazioni anti-terrorismo nelle varie città, l’altra notte in una stazione della metropolitana di Roma, sono stati impegnati 150 uomini di polizia e carabinieri. Anche su telegram e su gruppi dove i Jhadaisti postano le foto di minacce di attentati verso l’Italia, postano foto di droni con taniche di espolivo, le stesse foto postate anche sui canali più attivi con il nome : “«Coming to Rome», per questo motivo il drone sospetto di qualche settimana fa a Roma ha fatto scattare l’allerta.
Dopo l’attentato di Barcellona, si temeva per un altro attentano nel cuore dell’Europa, anche in merito alla ricorrenza dell’11 settembre e specialmente da quando è venuto allo scoperto anche il figlio di Osama Bin Laden, Hamzi, che gli analisti ritengono possa far da collante tra l’Isis e al Qaeda e unire sotto un’unica sigla il network del terrore.