Le emissioni killer dei motori Diesel sono da 5 a 7 volte maggiori dei test ufficiali, questo inquinamento è responsabile di 5 mila morti premature l’anno nell’Unione europea a 28, con Norvegia e Svizzera. Si tratta della metà dei decessi attribuibili alle concentrazioni di monossido di azoto da motori diesel. A quantificare gli effetti del ‘dieselgate’ nel vecchio continente è uno studio condotto dall’Istituto meteorologico norvegese in collaborazione con l’Istituto internazionale per l’analisi dei sistemi applicati (Iiasa) in Austria.
I ricercatori calcolano che in Europa ci sono su strada 100 milioni di auto e veicoli a diesel, il doppio del resto del mondo. L’istituto norvegese ha stimato le emissioni inquinanti nei vari paesi e negli anni e gli effetti sulla salute, sui dati forniti dall’Iiasa.
I paese con il maggior numero di morti sono Italia, Germania e Francia a causa dell’elevato numero di motori a diesel su strada. In Italia il rischio è risultato il doppio della Francia, “Questo dato riflette la cattiva qualità dell’aria, soprattutto nel nord Italia densamente popolato”, commenta Jan Eliof Jonson, coordinatore della ricerca.
I paesi meno inquinati sono risultati Norvegia, Finlandia e Cipro, meno popolati rispetto agli altri e con un rischio 14 vole più basso in confronto di altri paesi europei, ma questo perchè? Perchè si sono attivati nello sviluppo di auto elettriche non inquinanti, hanno favorito l’utilizzo del mezzo pubblico nei confronti dell’auto privata.
Nel nostro paese non si fa niente per impedire l’utilizzo dell’auto privata nei centri cittadini e favorire il mezzo pubblico, abbiamo città come Roma, Napoli e Milano nella morsa del traffico, l’hanno favorito al posto di farlo diminuire. In Italia non si fa niente per favorire lo sviluppo di auto elettriche, troppi interessi economici da parte delle industrie delle auto? Interessi sul commercio del petrolio e gasolio?