Bebe Vio (Beatrice Vio), solare, divertente, piena di vita, irresistibile, una ragazza davvero speciale che da lezioni di vita, le sono state amputate braccia e gambe per salvarle la vita, era affetta da menigite all’età di 11 anni, oggi campionessa italiana di scherma.
Bebe ospite alla puntata di ieri di “Che tempo che fa”, in una lunga intervista con Fabio Fazio, i telespettatori sono impazziti dalla sua gioia e voglia di vivere, la vogliono conduttrice al prossimo festiva di San.Remo.
“Dopo l’amputazione delle braccia, ho pensato al suicidio e lo dissi anche ai miei genitori», la campionessa ricorda l’importanza dei vaccini, soprattutto quello per la meningite: «Mio padre, allora, decise di darmi corda dicendomi che se avessi voluto, mi avrebbe lanciata dalla finestra. Lì ho capito che ‘la vita è una figata’».
Poi ha raccontato la sua infanzia felice: «A 4 anni ho iniziato a fare ginnastica artistica, ma poi ho lasciato perché non si vinceva niente. Lo sport per me è divertimento, si dovrebbe praticare solo se si ha ansia di gareggiare. Mio nonno è quello bravo a pavoneggiarsi, per questo è lui a custodire le mie medaglie».
Tanto è l’ironia della ragazza fuori dal comune: «Sì, sono di fatto un membro della Polizia di Stato e sono stata bocciata due volte all’esame della patente: non si può sentire! A Rio sono stata la prima atleta a gareggiare senza il braccio armato: ho dovuto rompere le palle per far cambiare la categoria di scherma. Se non avessi superato l’esame di maturità, non sarei mai andata alle Olimpiadi. Ora vorrei studiare Scienze della Comunicazione a Roma».
Bebe Vio ha ottenuto una grandissima popolarità grazie alle vittorie a Rio, è famosa in tutto il mondo ONU compresa, il selfie con Barack Obama ex presidente degli Stati Uniti spiazza tutti: «Un momento indimenticabile, storico. Il più sciolto e naturale con i selfie, tra le autorità istituzionali, è però il presidente Mattarella».
«Essere disabile è molto comodo: ho il cinema gratis, il parcheggio riservato e ogni volta che ho un braccio nuovo, lo mostro come fosse un orologio. Mi piacerebbe avere il movimento della mano della regina Elisabetta: quasi quasi lo chiedo per il prossimo braccio…».
La campionessa ha conquistato anche gli utenti dei social, con un’altra lezione di vita: «Se un disabile la prendi come una persona delicata non lo fai andare da nessuna parte. Invece devi trattarlo come persona, e basta».