In arrivo una nuova tempesta solare, dopo settimane di quiete, nella parte più esterna del sole si è aperto un “canyon”, grande come quello di settembre, lungo 700.000 km rivolto verso la Terra.
Ha rilasciato particelle che viaggiano a 600 km al secondo e potrebbero colpire la terra domani 24 ottobre, sono previsti blackout radio nelle regioni polari, disturbi ai satelli, ai gps e disturbi alle reti elettriche.
Secondo le previsioni dell’Agenzia americana per l’Atmosfera e gli Oceani (Noaa), la probabilità che si generi una tempesta magnetica il 24 ottobre è del 45%, e sale all’80% per il 25 ottobre.
Tutto dipende dall’evoluzione di questo flusso di particelle nelle prossime 48 ore», ha spiegato il fisico solare Mauro Messerotti, dell’Osservatorio di Trieste dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), consigliere per il meteo spaziale della direzione scientifica dell’Inaf e dell’Università di Trieste. «Per il 24 ottobre – ha proseguito – è prevista una tempesta minore, di classe G1, mentre per il 25 ottobre è prevista una tempesta moderata di classe G2, nella scala da uno a cinque, che misura l’intensità di questi fenomeni».
La seconda tempesta solare potrebbe essere causata dalle raffiche del vento solare. Fotografato dall’osservatorio solare della Nasa Sdo (Solar Dynamics Observatory), il canyon è un pò più piccolo di quello che si era formato a settembre scorso che era più lungo di un milione di km e aveva scatenato 2 tempeste magnetiche, con problemi alle reti elettriche e comunicazioni radio.
I canyon sono zone scure chiamati “buci coronali”, sono regioni che appaiono scure perchè emettono meno radiazioni X e ultravioletti, ma hanno una linea del campo magnetico in grado da rilasciare più particelle, cioè mettono il “vento solare”.