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Secondo lo stato italiano non ho diritto a niente, lettera di autodenuncia di una cittadina italiana

Mi presento, mi chiama Maria Cristina, 48 anni, ho il diploma di scuola superiore e vivo a Napoli, sono single, non per mia scelta e vivo con i miei genitori anziani  di 82 e 91 anni, non per scelta, ma per necessità.

Ho fatto vari lavori, sono stata precaria in tutta la vita, ho lavorato in un negozio, e poi ancora facevo le pulizie in un negozio, poi ancora ho lavorato in un’azienda di telefonia che poi mi ha licenziata perchè siccome avevo un contratto a progetto, il datore di lavoro ha ritenuto di non rinnovarmelo più.

Sono 10 anni che nessuno mi vuole a lavorare, sono stanca di fare colloqui di lavoro, colloqui, colloqui, senza concludere niente, alla fine dei colloqui mi rispondo sempre: “Vi facciamo sapere”, che significa che non mi vogliono. Gli unici lavori che ho trovato sono quelli come operatrice di call center di vendita, che se non vendi per un giorno ti mandano via senza nemmeno pagarti. Non sono figlia di qualcuno, non sono amica dell’amico e quindi non ho diritto a lavorare, tutti i lavori che ho trovato già erano stati piazziati amici e parenti, per me non c’era mai niente.

I miei genitori in 2 hanno una pensione di mille euro, cioè che prendono 500€ per ciascuno, secondo lo stato italiano, quelle come me non hanno diritto a niente, perchè quando vado a dichiarare il reddito isee c’è la pensione dei miei genitori. Il reddito d’inclusione? Volete sapere? dovete avere un reddito isee di 6mila euro e miei genitori lo superano.

Volete sapere come si vive con mille € al mese? Si sopravvive se avete la casa di proprietà, e i miei genitori per fortuna hanno la casa di proprietà dove vivono, comprata con “lavoro onesto” di mio padre che aveva un negozio di macelleria, con gli anni tartassato dalle tasse, per poi avere una pensione da fame, e i signori che ci hanno governato fino ad oggi si sono assicurati la loro pensione d’oro.

Con mille € al mese i miei genitori devono pagare, bollette della spazzatura di 300€ pagate a rate, luce, gas, rate di condomio, telefono e poi resta pochissimo a stento per mangiare, ma secondo lo stato italiano, come possono i miei genitori anziani farmi vivere bene? E poi loro hanno pensato che potrebBero venire a mancare? Questo reddito isee dei miei genitori non lo ereditano i figli, i parlamentari hanno i vitalizi che vengono ereditati anche dai figli, VERGOGNA!

Secondo lo stato italiano, quelle come me che nessuno vuole a lavorare, o resta suicidarsi oppure finire per strada, VERGOGNA! Avevo moltissimi sogni, ma finiti e morti.

Secondo lo stato italiano non ho diritto a niente, lettera di autodenuncia di una cittadina italianaultima modifica: 2017-12-02T20:16:16+01:00da
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