Chiusi gli account falsi di twitter (popolare social), che celebravano il rientro a casa dei terremotati, per decine di mesi vari account pubblicavano sempre lo stesso messaggio, che poi veniva riwittato da molti e condiviso in rete.
I messaggi commoventi attiravano migliaia di followers anche 20mila, in molti ci sono caduti.
“È una notte speciale x me perché stanotte dopo oltre 5 anni dal sisma dormo x la prima volta a casa mia. E mi andava di condividerlo con voi”. Un messaggio bellissimo e commovente quello di di Carla Minottam, milioni di ritweet, ma identico a quello di Carla, Rossella, Valerio, Lucio,Noemi e Costantino, sembrava vero, ma era tutto falso, questi account non esistevano.
Si trattava di “Fake bot”, scrivevano fake news sui terremotati, che una casa l’aspettava, ma il realtà una casa ancora la devono avere, malgrado le rassicurazioni del governo.
I loro profili di twitter sono stati bloccati venerdì scorso, ma perchè inventarsi bufale sui terremotati? Perchè inventarsi storie su chi ha subito una sciagura? A quale scopo?
Migliaia di utenti twitter hanno creduto che fosse vero, l’unico a notare che si trattava di una bufala, è stato Antonio Loreto che ha riconosciuto il messaggio che aveva scritto per davvero anni fa, ma non si trattava del sisma di Accumoli e Arquata del Tronto del 2016, ma del sisma di L’Aquila del 2009, era il 24 luglio 2013, dopo 5 anni dal sisma il ragazzo aquilano rientrava finalmente nella sua casa.
Il profilo di Antonio è stato seguito da migliaia di account falsi, e il suo messaggio riwittato migliaia di volte negli anni. Loreto ha scritto a twitter, chiedendo di bloccare i profili falsi: “Mi fa impressione – ha detto al quotidiano La Verità – che si possa speculare su una cosa di questo tipo. Se chi fa queste cose avesse vissuto la situazione di un terremotato, forse non sarebbe così tranquillo”.