
Accade a Verona che troppi nonnetti novantenni bruciano i punti della patente. Risultano una 30ina i novantenni a cui gli sono stati tolti i punti della patente e più di 200 gli 80enni e ultra 80enni, al punto di fare insospettire la polizia municipale di Verona, perchè sull’analisi dell’età media della guida di veicolo non sono state constatate infrazioni di limiti di velocità.
Da quanto emerge dalle analisi della polizia municipale, si sospetta che qualcuno voglia fare il furbetto, appioppando al nonnetto ignaro infrazioni mai fatte, e l’auto può essere che non la usa nemmeno più.
«Su questo fronte – ricorda il comandante, Luigi Altamura – le conseguenze per le false dichiarazioni dei proprietari di veicoli comportano denunce penali, come accaduto in sei casi nel 2017, dove la Polizia municipale ha dimostrato l’impossibilità della guida degli anziani segnalati alla guida, perché ricoverati in casa di riposo o immobilizzati presso la propria abitazione».
Nel 2017 sono scesi a 19.215 i punti-patente decurtati dalla Polizia municipale veronese per comportamenti scorretti alla guida. Un dato in calo rispetto al 2016 (erano stati 20.235) e ancor più basso rispetto al 2015 (24.994 punti). Tra le principali cause della decurtazione resta l’alta velocità (4.878 punti tolti), seguita dal divieto di sosta su stalli bus e invalidi (2.934 punti), dalla mancata precedenza (2.475 punti), dalla guida in stato di ebbrezza (1.900 punti) e dall’utilizzo del cellulare alla guida con 1.395.