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Perchè il sonno da depressione, ma non serve a niente.

Testimonianze sempre più diffuse sui social, quello che gli esperti sospettavano da tempo, chi è affetto anche da depressione lieve, si concedete dei piccoli sonnellini prolungati anche diurni.

I medici e psicoterapeuti l’hanno ribattezzato “depression nap’, sonno da depressione, un abitudine che non porta reali benefici.

Quando si soffre di depressione spesso si è in ansia, si hanno problemi notturni di insonnia, si dorme male e si cerca di recuperare quel sonno perduto di giorno.

 

Ma molti si concedono sonnellini diurni anche per allontanare l’angoscia della depressione: «Dormire ci tiene lontano dai problemi e dalla depressione», molti l’hanno detto chiaramente.

I sonnellini diurni prolungati non provocano benefici, l’ha spiegato Adrian Soehner, assistente di psichiatria all’università di Pittsburgh: «Qualunque cosa si cerchi di evitare col sonno, sarà ancora lì al risveglio. Un pisolino ogni tanto può far bene se il sonno è salutare e si è mentalmente stabili, ma in caso di depressione è addirittura controproducente».

Facendo troppi pisolini diurni si può alterare il ritmo sonno-veglia e aggravare la depressione, in questi casi concedersi dei sonnellini diurni con la durata massima di mezz’ora e seguire i consigli degli esperti psicoterapeuti.

Il sonno non fa altro che distrarre in modo effimero dai problemi e concedersi momenti di svago, magari accanto ai propri affetti, è una soluzione senz’altro migliore.  

Perchè il sonno da depressione, ma non serve a niente.ultima modifica: 2018-01-15T14:33:49+01:00da
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