Gigliola Barlese ha 42 anni, una malattia congenita ad un rene le ha portato l’asportazione chilurgica, vive con mezzo rene, soffre di insufficienza renale e rischia di dover vivere attaccata ad una dialisi.
Un problema di salute che le ha impedito di vivere una vita normale, ma i suoi sogni non finiscono perchè il suo lavoro consiste nel portare sogni ai bambini che vivono in Africa.
A Gigliola serve un trapianto di rene urgente che le potrà salvare la vita, altrimenti rischia la dialisi a vita, i suoi genitori soffrono di patologie e non possono donare organi.
La 42enne ha deciso di mettere un annuncio su facebook.
Cosa è successo nell’ultimo anno?
«La mia condizione si è aggravata. A novembre ho subito un ricovero, e la disamina è stata molto dura: ormai ho solo mezzo rene funzionante. A dicembre sono stata di nuovo ricoverata. I medici sono stati chiari. Un trapianto potrebbe davvero risolvere la mia situazione. E soprattutto un trapianto da donatore vivente. Solo questo potrebbe evitare la dialisi».
Lei è una donna molto attaccata alla vita, pur con le notevoli limitazioni che la malattia le impone. Ha un sogno?
«Andare in Africa. Nel 2010 ho fondato assieme all’amica Paola Viola l’associazione «Una mano per un sorriso» che sviluppa progetti umanitari a favore dell’infanzia in Kenia, Siria, Turchia e Tanzania, ma operano anche nella Marca e con i senza dimora. Farei qualsiasi cosa per andare nei luoghi in cui operiamo, per vedere le ricadute pratiche del nostro lavoro, ma sono consapevole che oggi per me questo è proibito. Oggi mi muovo con la testa. Ma continuo a sperare».
Uscire allo scoperto sulla rete è un gesto molto forte.
«Ci ho pensato molto. Ma non l’ho fatto solo per il mio caso..»