Arrestato Biagio Izzo dal PM, popolare attore napoletano. Un caso che nasce in un filone collaterale delle indagini legate a due funzionari dell’erario e che ora vede coinvolto Biagio Izzo. In particolare, il nome del popolare attore comico finisce nelle carte di un’inchiesta della Guardia di Finanza che ipotizza presunti illeciti e favoritismi nelle procedure di riscossione dei tributi e nelle fasi successive di esecuzione forzata e giudizio dinanzi alla commissione tributaria.
Nei mesi scorsi il pm Valter Brunetti ha bocciato la richiesta di arresto domiciliari nei confronti di Biagio Izzo, ed altri indagati di cui era stata richiesta misura cautelare, e torna a chiedere gli arresti domiciliari.
Il confronto tra accusa e difesa sarà rimandato il 23 marzo davanti al tribunale per il riesame e appello, tra le accuse turbativa d’asta.
L’attore partenopeo è stato accusato sulla base di alcune intercettazioni che riguardavano la vendita all’asta di una moto e di una macchina, una Vespa 300 e una Fiat 500, oltre ad alcuni mobili. Beni che gli erano stati pignorati nel corso di un’analisi tributaria e dopo un lungo contenzioso con Equitalia a causa di alcune cartelle esattoriali.
Beni che Biagio Izzo voleva rientrarne in possesso in maniera illecita, con la complicità di alcuni impiegati dello stato, che entrano nel registro degli indagani, Si tratta di Mario Parisi e Rodolfo Imperiale, all’epoca dei fatti dipendenti di Equitalia.