Ecco di continua a votare i vari forza italia, pd, Lega, oppure non va a votare cosa vuole. Il Pd e Forza Italia si sono fatti la riforma delle pensioni “legge Fornero” per farla andare in vigore un anno dopo le elezioni politche del 2018, per bloccare le riforme del movimento 5 stelle, ecco cosa avete votato, che molti italiani a partire dal 2019 rischiano di non prendere la pensione.
A partire dal 2o19 si andrà in pensione a 67 anni se avete un minimo di 20 anni di contributi o 71 se si ha il primo accredito contributivo dopo il 1996 e si hanno meno di 20 anni di contributi ma comunque più di cinque, lo stabilisce l’Inps con una circolare.
Dove spiega il nuovo metodo di calcolo legato all’aspettativa di vita che dal 2021 saranno biennali.
L’Inps ricorda che l’anno prossimo si potrà andare in pensione anticipatamente si rispetto all’età per la pensione di vecchiaia, solo se si hanno 43 anni e 3 mesi di contributi.
42 anni e tre mesi se donna. Saranno esentate dall’aumento dei requisiti i lavoratori impegnati in lavori gravosi delle 15 categorie definite dal Governo l’anno scorso. La variazione della speranza di vita relativa al biennio 2021-2022 – spiega l’Inps – è computata in misura pari alla differenza tra la media dei valori registrati nel biennio 2017-2018 e il valore registrato nel 2016.
A decorrere dal 2023, la variazione della speranza di vita relativa al biennio di riferimento è calcolata «in misura pari alla differenza tra la media dei valori registrati nei singoli anni del biennio medesimo e la media dei valori registrati nei singoli anni del biennio immediatamente precedente». Per il biennio 2023-2024 quindi la variazione della speranza di vita è calcolata in misura pari alla differenza tra la media dei valori registrati nel 2019-2020 e la media dei valori registrati nel 2017-2018.
Dal 2021, gli adeguamenti biennali non possono in ogni caso superare i tre mesi. Nel caso di incremento della speranza di vita superiore a tre mesi, la parte eccedente andrà a sommarsi agli adeguamenti successivi, fermo restando il limite di tre mesi. Nel caso di diminuzione della speranza di vita l’adeguamento non viene effettuato e di tale diminuzione si terrà conto nei successivi adeguamenti, fermo restando il predetto limite di tre mesi.