I fiumi di tutto il mondo sono inquinati da farmaci di tutti i tipi, andati nelle fogne attraverso la pipì di tutte le persone che regolamente assumono dei farmaci che sono molto dannosi per l’ambiente.
Lo rivela uno studio condotto dell’istituto olandese IHE Delft, presentato alla conferenza dell’Unione Europea delle Geoscienze a Vienna.
“Una gran parte degli ecosistemi di acqua dolce è potenzialmente a rischio per l’alta concentrazione di farmaci” ha spiegato al quotidiano britannico Guardian il ricercatore dell’IHE Francesco Bregoli, alla guida di un team che ha sviluppato un metodo per individuare la contaminazione da medicine.
Gli studiosi hanno trovato nei fiumi analgesici, antibiotici, agenti anti-piastrinici, ormoni, psicofarmaci e antistaminici, in alte concentrazioni, molto dannose per la fauna e flora dei fiumi, come ad esempio il fenomeno di molti pesci di acqua dolce e anfibi che hanno cambiato sesso.
In più di 10.000 km di fiumi nel mondo sono state trovate alte concentrazioni di un analgesico comune “diclofenac”, di 100 nanogrammi al litro.