Presto gli agenti di polizia potranno usare il “taser”, è una pistola elettrica che possono usare in casi di sicurezza, senza arrecare danni alle persone.
Ad annunciarlo è stato il capo della polizia Franco Gabrielli all’uscita dall’ospedale San Martino di Genova, dopo la visita ai 2 poliziotti feriti a causa dell’intervento di domenica, in cui un agente ha sparato e ucciso un uomo che stava accoltellando un collega.
Gabrielli ha anticipato la novità in dotazione agli agenti: «L’iter per dotare la polizia dei taser è partito nel 2014 e ora è alla firma del ministro. In un primo momento i taser saranno sperimentati in alcune città insieme a Carabinieri e Guardia di finanza. Poi saranno distribuiti a tutte le forze dell’ordine».
«Queste vicende lasciano sempre amarezza: anche quando muore una persona che delinque e che si è posta in condizione di offesa nei nostri confronti. Non è mai una cosa positiva e mi fa piacere che ne ha contezza anche il collega perché mai noi dobbiamo perdere quel profilo di umanità che alla fin fine contraddistingue in positivo la nostra attività», ha detto parlando dell’agente che è stato indagato per omicidio colposo per eccesso nell’uso delle armi. Un atto dovuto. «Ovviamente abbiamo molta fiducia nell’iter giudiziario e c’è la massima e assoluta e convinta fiducia nell’operato della magistratura».
«Ho voluto portare un saluto e un abbraccio dell’amministrazione a due colleghi che hanno vissuto una situazione molto, molto difficile», ha aggiunto. All’ospedale San Martino è ancora ricoverato il sovrintendente delle volanti Paolo Petrella colpito da alcune coltellate dal ventenne poi ucciso. «Ho trovato i due poliziotti coinvolti in questa vicenda in buone condizioni. Ovviamente il collega ferito è scosso come impone una situazione di questo tipo. Ringrazio la struttura sanitaria: direttore, medici e infermieri che sono stati particolarmente premurosi, perché c’è un aspetto chirurgico e un aspetto psicologico che è molto importante», ha detto Gabrielli.